Mannaggia a lui…stamattina è pure sciopero dei tassisti…che poi che cazzo scioperano, un Taxi a Roma lo paghi con la carta oro American Express…l’ultima volta che ne ho preso uno, gli ho dovuto lasciare la sciarpa per pagarlo…3 km in centro città, 43 euro…e questi scioperano!…Ma io vorrei sapere come è riuscito a mandare le chiavi della Mini sotto l’ascensore…Oggi è pure il mio primo giorno di lavoro…che poi a pensarci, a me non servirebbe neppure il lavoro, ma non riesco a liberarmi da mia madre e dalla sua apprensione….ma sto 19 quando arriva?…Il tram tempo di finire la sigaretta e si ferma affannato davanti le scarpe in camoscio di Murder…oggi si è messo pure la cravatta, sembra quasi un lavoratore serio. Murder ha 22 anni, ha ricevuto tutto dalla vita, per lo meno tutto ciò che si può comprare…Li sono mancate le carezze e le braccia forti di un padre, che passava le giornate a specchiarsi e a limare la decrepita incombenza di una pancia da 40enne, sfondandosi di addominali e sala pesi in palestra e nel mentre, sculacciava con gli occhi e non solo, le frequentatrici più accanite e rassodate…Oggi il tram è pienissimo, e si sente un leggero olezzo nell’aria…Sono le mi ascelle?..Con il naso, come fosse un sommelier, annusa il suo Chateau Margot, annata del 1966...Ottimo, non sono io il problema…Inseguendo, per curioso disgusto, il puzzo orribilante che sovrastava gli odori della folla accalcata, diveniva sempre più violento. Sgomitando, si parò davanti a Murder un barbone ubriaco e isolato dal resto del caos del tram, che non aveva fatto in tempo a farla in bagno…E non parlo solo di quella cosa veloce, che noi uomini abbiamo la fortuna, di poterla fare ovunque, io parlo anche del carico da 100…e a veder bene e soprattutto a respirare quell’aria malsana, direi proprio che ha cagato il carico da mille…Solo, in fondo, con una scarpa a fermare il flusso paglierino, uno stampellone rintronato, sicuramente da una notte molesta, incredulo dell’accaduto e in procinto di tentare il suicidio, per lo spiacevole accaduto…Diciamo che a lui gli è andata peggio…Io è vero che ho perso le chiavi, e sicuramente i vigili mi caricheranno la macchina, ma in fondo con una smazzettata da 50 euro qua e là riesco a recuperare tutto, lui invece è stato marchiato, segnato, sporcato e fatto suo dal barbone con la tipica usanza dei cani…Che sfigato!!Fammi chiamare Luca, che se no posso anche dire addio alla raccomandazione per la Scavolini…Pensa tu, pure per fare il segretario, c’è bisogno della “buona parola”…“Ciao Grandeeee!Come va?Tutto sistemato?…Ok…Ooocchei!Non devo rispondere a niente, ma devo solo dirgli:sono l’amico di Luca Gervi…perfetto…Grazie grandee!Oh…quando ti riserve casa al mare, non ti preoccupare, tanto tua moglie non sa nemmeno che abbiamo casa a Fregene, stai tranquillo che ti copro io. CiaCiaCià”…Convinto più che mai, Murder aveva deciso che l’avrebbe poi ricattato, per avere il suo posto da dirigente..Il povero fesso non sa che ho nascosto 10 webcam a Fregene…Io dico, sei sposato con la figlia dell’amministratore delegato della Scavolini e ti trombi Svetlana, la donna delle pulizie…e sei un coglione!!” Finalmente Murder arriva a Piazza Buenos Aires…Dov’è il biglietto che mi ha lasciato mia madre??..-Via Alessandria, 48, suonare all’int.6…CHIEDERE DEL SIG. PAOLO PAOLINI-..Guarda mia madre come ha scritto Piazza Buoeno Saire…tanti soldi, quanto scema…Se non fosse stato per nonno, che ha messo su l’impero dei Salamini Bucalosso, col cavolo che l’arpia campava…Sfoggiò il suo miglior sorriso, la sua più viscida presenza, ostentava fiero
due lettere in grassetto legate da una “&”, sparse ovunque sul suo corpo. Ai piedi, naturalmente mocassino Tod’s blu, intonato con la giacca in velluto, Rolex regalato alla comunione da suo Nonno, pantalone bianco, su camicia bianca a righine verticali viola. Forse un pò troppo audace e sfrontato come un pugno nell’occhio, il colore della cravatta, gialla..
TOC TOC..”PREGO! PREGO!”…”Ciao Paolo, sono Murder…l’amico di Luca Gervi, il figlio di Simona Bucalosso”…”Ah, carissimo, accomodati..come sta tua madre??”…Sicuro quella cagna s’è scopato anche lui…Simona Bucalosso, signorona piena di se e di silicone. Una donna d’altri tempi, illusa da un amore profondo, quanto falso, che ha dato alla luce Murder, che ha sempre trattato come fosse un bambolotto, fino a quel giorno che lo sorprese in cameretta, mentre si masturbava. Da lì capì che il suo Cicciobello aveva un’erezione, e anche notevole se vogliamo. Rimase così sconvolta da precipitare sulla terra, e si trasformò da mamma “lampade, discoteca e Sharm El Sheik” a “mamma Scassamaroni, autorizzata a romperteli fino a che non ti diventano come zucchero a velo”. Simona è sempre stata una donna generosa, soprattutto con gli uomini, che oltre a concedergli il bis delle sue coppe no5 di Seduzioni Diamonds, gli serviva l’ammazza caffè su un piatto d’argento e cosparsa “de miele d’acacia”…”Tutto bene, mi ha detto di dirti che in settimana sarebbe passata.”…”Ah sì…dobbiamo sistemare l’armadio in camera da letto, lì da te a Fregene”…Scopano sicuro…Mamma, Mamma!!..il lupo perde il pelo,ma lei si è comprata una pelliccia!
ps: naturalmente, ogni fatto, persona o riferimento è puramente casuale. Il racconto è puro frutto della mia fantasia.
Il p.s. finale mi sa tanto di paraculata…
La fantasia è stimolata dalla realtà.Paolo Paolini sarà un nome inventato,ma il montone che si ingroppa la ‘signora Simona’ esiste eccome!
I miei racconti si intrecceranno vorticosamente per creare un’unica storia, con un unico finale…perciò continuo a ripetere il “paraculato p.s.”…puro frutto della mia immaginazione…però a dirla tutta…beato il montone!!