Premessa: ho scritto questo articolo pensando a un grande fan della Tiella. Lo ringrazio per il supporto. A lui è dedicato KK.
La Tiella è un tipico piatto marinaro di Gaeta (LT), il cui nome deriva dalla teglia in cui veniva cotta. Ha origini popolari molto antiche: veniva consumata da pescatori e contadini al posto del solito panino farcito. E’ stata addirittura compagna di viaggio degli emigranti in cerca di fortuna perchè la tiella, grazie ai sui ingredienti genuini e alla cottura in forno, si conserva intatta per alcuni giorni.
Ma veniamo al dunque.
La Tiella di Gaeta è una pizza rustica di forma circolare composta da due dischi di pasta che avvolgono il ripieno che può variare a seconda dei gusti. La ricetta tipica e caratteristica richiede il ripieno a base di polpo.
Ecco gli ingredienti. Per la pasta:
500 gr farina 00, 250 gr acqua tiepida, 30 gr olio extravergine d’oliva, 20 gr lievito di birra, sale.
Per il ripieno:
1 kg polpo, 200 gr pomodorini, 50 gr olive di Gaeta, 1/2 bicchiere vino bianco, 1 spicchio d’aglio, prezzemolo, olio extravergine d’oliva, sale, peperoncino.
Ed ecco la preparazione. Per la pasta:
Impastare tutti gli ingredienti, ricordandosi di sciogliere il lievito nell’acqua tiepida e di mettere il sale per ultimo, fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Lasciare lievitare coperto da un panno per un paio di ore. Successivamente dividere l’impasto in due parti uguali, stenderle e ricavarne due dischi di uguali dimensioni ( diametro 30cm e spessore 1 cm). Adagiare il primo disco nella teglia unta, versare il ripieno e coprire con il secondo disco. Chiudere bene il bordo con una leggera pressione delle dita, ungere la superficie con un filo d’olio e bucherellarla. Infornare a 180°/200° per circa 30 minuti.
Per il ripieno:
In una casseruola mettere il polpo senza ne acqua ne olio e coprire con un coperchio (il polpo cuocera nella sua stessa acqua) e cuocere per 30/40 minuti (finchè non sarà tenero e facile da infilzare con una forchetta). Scolarlo e sciacquarlo sotto acqua fredda per pulirlo dalla pella e per raffreddarlo. Tagliarlo poi in pezzettini regolari.
Mentre cuoce il polpo, tagliare i pomodorini in piccoli pezzi e mischiarli alle olive denocciolate e spezzettate. Condire con olio extravergine, aglio, prezzemolo e il vino bianco e lasciare insaporire per circa un’ora.
Infine unire tutti gli ingredienti, regolare di sale e olio e aggiungere a piacere del peperoncino.
Questa è la ricetta tipica della Tiella di Gaeta (la più amata da KK) ma esistono diverse varianti in cui cambia il ripieno: c’è la tiella alle cipolle o quella alle alici, quella con baccalà e scarola oppure quella farcita con formaggio fresco e salame.
Consiglio finale: per assaporare al meglio sapori e morbidezza della Tiella va mangiata con le mani, tagliata a spicchi, lasciando che l’olio coli sulle mani, quindi rimboccatevi le maniche!!
Descrivere “il gusto” della Tiella è praticamente impossibile…va assaggiata!!! Un noto barbiere del paese ne è uscito pazzo,si dice che abbia pattuito con un giovane ed affascinante fan della pietanza, tagli di capelli in cambio di tielle!!!…P.s. Importantissimo il consiglio finale!!!
http://www.facebook.com/#!/pages/La-tiella-Gaetana/89051670267
Perchè la tiella non è solo un piatto tipico!!!
Caro Panz,
quando potremmo avere una degustazione di codesta Tiella?
Qui si fa sempre un gran parlare di cibo…ma poi…concretamente? Sappi che, come diceva Frank Zappa: “Parlare di musica è come ballare di architettura”. Quindi, e mi rivolgo anche a tutta la redazione dell’indifferenziato, a quando una cena – evento, ma senza cubiste, musica aus, estathé etc etc?
…Alla faccia di quelli snob spocchiosi e intellettuali, frequentatori di un certo bar, che nn sanno fare altro che criticare e drogarsi. Invece di creare antipatie e contrasti pieni di rankore, dovremo cercare di unirci e di fare qualcosa di kostruttivo per questo nostro piccolo, GRANDE paese. Yes Wee chen.
(Citazione da: Discoteca sotto le stal…ehm, le stelle: festa di fine estathè. Articolo censurato).
pèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè
Caro Ribelle,
non ho problemi a sfamare questa mandria di autori.
Quando volete.
Infatti potremmo iniziare solo con “gli scissionisti”… 😀
Cari amici,
nel 1907 ho dato vita allo scoutismo il cui scopo è fondato sul volontariato, sull’educazione dei giovani a un civismo responsabile mediante lo sviluppo delle proprie attitudini fisiche, morali, sociali e spirituali. Il cui metodo educativo si basa sull’imparare facendo attraverso attività all’aria aperta e in piccoli gruppi. Quindi basta con queste rivalità!!..basta!! prendiamo esempio da LESTER e RIOT..!!Facciamo qualcosa di costruttivo!!Allora.. organizziamo una cena TUTTI insieme….il vostro BP porterà tante TIELLE!!!
ESTOTE PARATI
B.P.
Occhei Baden,
pensaci tu! Mi raccomando la presenza di giovenche e vitelli ruminanti!!!
guardate un po:
http://www.youtube.com/watch?v=X9PWG4ZCNFs&feature=share
Ottimo!