Il rapporto dell’Arpa Lazio sulla Mad delinea un quadro estremamente preoccupante per la tutela del territorio e per la salute dei cittadini del comprensorio di Roccasecca, San Giovanni Incarico, Pontecorvo, Colfelice. Per tale motivo L’Indifferenziato ritiene di fondamentale importanza l’informazione e la divulgazione dello stesso alla cittadinanza. Data l’estrema importanza e gravità dell’argomento trattato, la nostra associazione resterà vigile sulla tematica e cercherà di comunicare, sul proprio portale e sulla pagina facebook, ulteriori aggiornamenti e approfondimenti sulla materia. La Tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile sono argomenti ritenuti prioritari da “L’Indifferenziato” e sui quali, da sempre e in maniera costruttiva, rifiutando ogni strumentalizzazione, si è concentrata la nostra azione.
Rapporto Arpa Lazio sulla discarica Mad—> per scaricare il rapporto completo basta cliccare sul link in seguito ( ARPA-Cerreto)
Lo studio, nelle sua prima parte, sottolinea senza troppi giri di parole una situazione allarmante in quanto si evince che:
- dall’esame dei risultati relativi “al campionamento delle acque di prima pioggia in corrispondenza del punto di scarico denominato MI1 effettuato in data 15/01/2013, si evince un valore del parametro “Azoto Ammoniacale” pari a 15.5 mg/l, superiore al valore limite prescritto, fissato dalla Tabella 3 Allegato 5 parte IIIa DLgs 152/06 e smi, pari a 15 mg/l per gli scarichi in corpi idrici superficiali.
- È presente uno scarico non autorizzato. Dal campionamento delle acque di scarico nel punto denominato “SF2” effettuato in data 12/11/2014 si rileva che il suddetto punto di scarico non risulta autorizzato sulla base della Determinazione n.C2099/2010. Trattasi, pertanto, salvo diversa indicazione e valutazione che potrà, allo scopo, fornire la Regione Lazio quale Autorità competente, di uno scarico in corpo idrico superficiale non autorizzato.
- Dall’esame dei risultati analisi trasmesse dalla Ditta Mad Srl sono stati riscontrato per i parametri “Ferro, Manganese, Arsenico, Nitriti, Solfati” valori di concentrazioni superiori alle concentrazioni soglia di contaminazione nelle acque sotterranee previste dalla legge.
Inoltre – continua la ricerca dell’Arpa – nonostante nel corso dei citati monitoraggi delle acque di falda siano stati riscontrati valori superiori alle Concentrazioni Soglia di Contaminazione previste dalla Tabella 2 – Allegato 5 alla Parte IVa del D.Lgs. 152/06 esmi, non risulta che la Ditta abbia attivato le procedure previste dalla normativa vigente in materia di bonifica dei siti contaminati.
Seguiranno aggiornamenti.