Lo scorso mese di gennaio è uscito il sesto album dei Baustelle, “Fantasma”. Il gruppo italiano è nato nel lontano 1996 a Montepulciano vicino Siena, in foto con la formazione attuale: Claudio Brasini (chitarre), Francesco Bianconi (voce, chitarre e synth) e Rachele Bastreghi (voce, chitarre, piano elettrico e percussioni). Il nome della band “Baustelle” è un termine tedesco, che vuol dire cantiere, lavori in corso.
Lo stile del gruppo, soprattutto agli esordi con “Sussidiario illustrato della giovinezza” (2000), rispecchia molte delle passioni del frontman Bianconi, vale a dire Serge Gainsbourg, George Brassens e Jacques Brel, e dei cantautori italiani Fabrizio De André, Piero Ciampi e Armando Trovajoli, oltre la commistione di molti generi come l’elettronica, la new wave, la bossa nova e la musica d’autore, poi con il diminuire in seguito delle chitarre elettriche in “La moda del lento” (2003) a favore di moog e theremin. Con il passare del tempo e del consenso sempre più crescente da parte della critica con il terzo album “La Malavita” (2005) il gruppo si avvale anche di un’orchestra sinfonica. Il successo e la consacrazione arriva con “Amen” del 2008 dove i Baustelle vincono la Targa Tenco. L’anno successivo il gruppo pubblica la colonna sonora del film omonimo “Giulia non esce la sera”. Con “I Mistici dell’Occidente” (2010) le musiche e i temi si fanno molto più solenni, anche se l’album viene considerato dalla critica il meno riuscito. Infine è di pochi giorni fa l’ultimo “Fantasma” (2013), concept album incentrato sul tema del tempo e registrato per intero con un’orchestra sinfonica di 60 elementi.
Ecco la top ten dei Baustelle.
10. Sergio (La malavita, 2005)
9. Love affair (La moda del lento, 2003)
8. Martina (Sussidiario illustrato della giovinezza, 2000)
7. Reclame (La moda del lento, 2003)
6. Le rane (I Mistici Dell’Occidente, 2010)
5. La vita va (Amen, 2008)
4. Il Futuro (Fantasma, 2013)
3. Il liberismo ha i giorni contati (Amen, 2008)
2. La guerra è finita (La malavita, 2005)
1. Gomma (Sussidiario illustrato della giovinezza, 2000)
Sono molte le canzoni rimaste fuori dalla top ten: Io e Te nell’appartamento, Cinecittà, Arriva lo Yè Yé, En, Un romantico a Milano, Charlie Fa Surf, L’Aeroplano, L’uomo del secolo, Dark Room, Piangi Roma, L’indaco, Il sottoscritto, La morte e molte altre…
“Il futuro” è poesia.
Sul raccordo anulare
I ragazzi di ieri
Hanno vecchi fucili
E una fotografia
Hanno fatto la spesa
Ed i conti col tempo
Ma la loro ballata
Finisce a metà
Ho sorriso a mio figlio
All’uscita di scuola
Ho guardato la casa
Che una volta abitai
Perché quando te ne vai
E’ davvero come se
Capissi per la prima volta
L’uomo che sarai
Perché tutto quel che hai
Prima o poi lo perderai
In autunno foglie e rami se li porta il vento
Il futuro desertifica
La vita ipotetica
Qui la vista era magnifica
Da oggi significa
Che ciò che siamo stati non saremo più
E potremo anche avere
Altre donne da amare
E sconfiggere l’ansia
E la fragilità
E magari tornare a sbronzarci sul serio
Nella stessa taverna
Di vent’anni fa
Ma diversa arriverà
La potenza di un addio
O la storia di un amico
Entrato in chemioterapia
E la vita che verrà
Ci risorprenderà
Ma saremo noi ad essere più stanchi
Il futuro cementifica
La vita possibile
Qui la vista era incredibile
Da oggi è probabile
Che ciò che siamo stati non saremo più
Il passato adesso è piccolo
Ma so ricordarmelo
Io, Gianluca, Rocco e Nicholas,
felici nel traffico
di un marciapiede del Pigneto vite fa