Non si sblocca la situazione dei circa 170 rifugiati politici ospitati nell’albergo Bracaglia di Frosinone e nell’Hotel Valentino di Sora. Dovevano esser trasferiti negli appartamenti a San Giovanni Incarico, Ceprano e Santopadre dopo le proteste di inizio settimana e l’accordo di martedì 21 agosto presso la Questura di Frosinone. E invece per ora restano in albergo. I nordafricani infatti, sempre lo scorso martedì 21 agosto, sono stati accompagnati di sera dalla Polizia a Santopadre. Tuttavia i loro alloggi non erano in centro, ma a 7 km dal paese e senza fermata dell’autobus nelle immediate vicinanze. Cosa che non era nei patti. Perciò gli agenti di Polizia hanno riaccompagnato i nordafricani in albergo a Sora.
L’imprevisto ha fatto slittare il trasferimento degli altri rifugiati negli alloggi di Ceprano e San Giovanni Incarico, messi a disposizione dal presidente dell’Unione dei Comuni Antonio Salvati. Durante le proteste, messe in atto lunedì scorso 20 agosto a Frosinone e a Sora, i rifugiati avevano richiesto alloggi nel centro delle città ciociare, in zone servite e non isolate. Sembrava che la mediazione del Vicequestore di Frosinone Dottor Giuseppe Di Franco fosse andata a buon fine. Nel suo ufficio della Questura di Frosinone le parti, ossia i nordafricani, la cooperativa che li gestisce e l’Unione dei Comuni, si erano accordati per il trasferimento dei rifugiati in alloggi al centro di Santopadre, Ceprano e San Giovanni Incarico. Invece, dopo l’episodio di Santopadre dove le case erano in piena campagna sulla strada verso Roccasecca, per ora non cambia nulla e i rifugiati sono ancora ospitati dagli alberghi Bracaglia di Frosinone e Valentino a Sora. La Questura di Frosinone, visti i problemi organizzativi con la cooperativa e l’Unione dei Comuni, al fine di garantire l’ordine pubblico seguirà da vicino la delicata vicenda effettuando sopralluoghi nelle case dove i nordafricani saranno trasferiti per verificare la loro idoneità.
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