Siamo nel paese dell’Assurdo, non ci sono altre spiegazioni. In tempo di Spending Review, austerità, rigore e dolorosi sacrifici, c’è qualcuno nella regione Lazio che si è letteralmente bevuto il cervello. Un gruppo di ex consiglieri regionali della regione Lazio, si sono riuniti in un’associazione che ha l’obiettivo di combattere CONTRO LA RIDUZIONE dei vitalizi.
La nostra regione tira fuori, o meglio noi tiriamo fuori,220 assegni vitalizi per un totale di 16 milioni e 400 mila euro che fanno si che i “nostri rappresentanti” guagagnano in molti casi più di 5000 euro mensili. I tagli sugli stipendi in questione sarebbero circa 300 euro e provengono dalla manovra Tremonti del 2006. Tale manovra finanziaria prevedeva di ridurre di circa 500 euro lo stipendio dei deputati. L’indennità del consigliere è stata legata a quella del Parlamentare fino a dicembre 2011 (80 per cento dell’indennità di carica percepita dai deputati, e 100 per cento della diaria di un Parlamentare) secondo quanto stabilito da una legge regionale del 1995. Dunque, se si riduce lo stipendio dell’onorevole, automaticamente diminuisce quello del consigliere e a cascata il vitalizio dell’ex consigliere. Dal 1 gennaio 2012 la Regione cambia le regole e recide il legame con il Parlamento, inserendo nella finanziaria regionale un articolo che sopprime il meccanismo di aggancio automatico delle indennità dei consiglieri regionali (e quindi degli assegni vitalizi determinati in percentuale) a quelle della Camera dei deputati.
L’associazioni dei consiglieri decide che è davvero troppo questo, e quindi capitanata dal valoroso Enzo Bernardi, diffidano e citano in giudizio la Regione, realizzando una pioggia di ricorsi per chiedere la restituzione del denaro. Non voglio entrare nel merito giuridico della vicenda, però mi chiedo come fanno questi politici, anche se non meritano questo termine, a vivere letteralmente fuori dalla realtà in questo modo: proprio oggi vengono diramati dati catastrofici sull’ occupazione del paese, si rischia il dramma sociale e c’è gente che decide di fare questi ricorsi a dir poco scellerati. Questi atteggiamenti continuano ad l’allontare il popolo dalla politica, invece oggi più che mai serve la partecipazione popolare, perchè le persone devono tornare a riprendersi il mano il destino e non possono piu delegare, anche il pensiero, a questi mercanteggianti.
L’ultima parte di questo articolo vorrei dedicarla ad un argomento di cui molto si è parlato in questo periodo: i referendum anti-casta.Il linea di principio sono molto favorevole alla partecipazione diretta, però bisogna stare molto attenti a far passare dei furbi volponi politici come novelli Robin Hood. Innanzitutto ci sono due comitati promotori per questi referendum, uno è quello dell’Unione popolare (Up), che mira all’abolizione della diaria per i parlamentari, e l’altro è quello del Comitato del Sole, che vorrebbe falcidiare anche altri articoli della legge in questione, la numero 1261 del 1965 sul trattamento economico di deputati e senatori.
Il primo grosso punto interrogativo sulla questione è la legge legge 352 del 1970, articolo 31: “non può essere depositata richiesta di referendum (consegnare quindi le firme in Cassazione, ndr) nell’anno anteriore alla scadenza di una delle due Camere. Un secondo punto tutto organizzativo è la mancanza di associazioni sul territorio che stanno aderendo a questa raccolta firme, praticamente nessuno tranne il comitato organizzatore sta raccogliendo firme, e questo è molto strano: di solito è certo il silenzio dei mass media, ma non quello dei movimenti locali. Anche a livello economico questo referendum porterebbe ad un piccolissimo risparmio anno in confronto ai costi che servono a realizzarlo (circa 300 milioni). Per questi motivi e per una mancanza di chiarezza su chi sia in realtà questa fantomatica Unione Popolare, sul sito si legge “Un movimento di gente comune che diventerà partito alle prossime politiche” credo che sia una bella trovata pubblicitaria per mettersi in mostra per la futura campagna elettorale.
fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07/24/ex-consiglieri-citano-la-regione-rivogliono-i-soldi-decurtati-dal-vitalizio/303828/
Associazioni a delinquere.
perdindirindina! corbezzoli! azz.. sono commossa dallo spirito di questa battaglia per i diritti umani; è una questione di principio.
al più presto sarà attivato dalla protezione civile o dalla croce rossa o dall’associazione di volontariato “Suor Agostina Pietrantoni” un servizio di sms solidale (come il 45500 per il terremoto in emilia) per la raccolta di fondi da destinare ai poveri -non nel senso evangelico del termine- ex consiglieri della Regione Lazio.
inoltre sarà certamente organizzato un grande concerto di beneficenza con artisti del calibro di Sandro Giacobbe, Randy Roberts, Tony Dallara, Paolo Mengoli, Sara Tommasi con le mutande, Miss Ciociaria, Mister Ciociaria, Mister Brown, Mario Rossi, Maria da Roma, etc.
dopotutto il futuro è fiorito.