Cosa resterà delle ampolle magiche, del Dio delle Alpi, del tricolore buttato nel cesso, delle camicie verdi, delle “epiche” ronde padane, del celodurismo ma soprattutto di Roma ladrona? Per un beffardo gioco del destino, il leader simbolo della Lega, viene spazzato via per l’ennesimo scandalo riguardante i finanziamenti illeciti ai partiti; Si, proprio per auto,lauree, diplomi, case, ristrutturazioni di ville ovviamente tutto a spese del partito della secessione, Bossi lascia il suo incarico.
Queste dimissioni rappresentano la fine di un era, Un’era che ha rappresentato più di un sogno per i sostenitori leghisti ma un vero e proprio dramma continuo e ripetuto ad ogni dichiarazione del leader, per tutte le persone ancora capaci di intendere e volere. Voglio andare oltre, la caduta del leader storico delle camicie verdi va al di là della Lega stessa, ma rappresenta la mesta e ridicola fine della destra iper-populista che ha governato l’Italia nell’ultimo decennio. Anche nelle reazioni del giorno dopo, Bossi sembra aver imparato dal cavalier B. :lo slogan contro i giudici comunisti è stato sostituito dall’invettiva ai “giudici mandati da Roma farabutta”. Come ci insegna la matematica, cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia. Le figure di B&B sono intrecciate e legate tra loro, nel bene e nel male, nella buona e nella cattiva sorte. Anche per questo motivo, la sconfitta di Bossi, però, non può essere solamente una sconfitta personale, ma bensì è una sconfitta politica del partito organizzato ad immagine e somiglianza, ma soprattutto ad uso e consumo di Bossi. Ancora una volta la Storia ci insegna che una struttura personale del movimento è destinata a fallire. (Su questo punto anche l’Idv deve imparare).
Nell’ultimo periodo la Lega ha cercato di ritornare alle sue origini, abbandonando il Pdl e non sostenendo il governo Monti, cercando di recuperare consensi e militanti. L’ipocrisia leghista degli ultimi giorni trova il suo argomento principale nelle discussioni sull articolo 18: dieci anni fa, quando la Lega era al governo, si dichiarava favorevole alla sua abolizione, mentre oggi per cercare di recuperare consensi improvvisamente si fa paladina dei lavoratori. Cosa succederà ora alla Lega? L’amico o giuda Maroni, a seconda dei punti di vista, prenderà il potere, e a questo punto, scomparso l’ostracismo di Bossi, si potrebbe anche ipotizzare una grande riunificazione con Pdl e Udc (ho già conati di vomito…)
Per concludere l’articolo, è giusto ricordare i suoi slogan e le sue assurde dichiarazioni, forse qualcuno rileggendo queste si chiederà: è mai possibile che questo tizio ci ha governati per circa dieci anni? io ancora non me lo spiego…
La Lombardia è una nazione, l’Italia è solo uno stato. […] Tutti i milanesi sono stufi grazie al potere romano che ci ha imposto sistemi di vita che noi non vogliamo. […] I lombardi sono trattati da schiavi, la Lombardia è una vacca da mungere. […] I partiti sono lo strumento attraverso cui i meridionali gestiscono lo stato. […] Milano è una città con forte immigrazione, che ha poca identità e perciò la gente parla poco, è poco coraggiosa… (citato in Da Milano la Lega Lombarda punta al parlamento di Roma, la Repubblica, 2 luglio 1985)
[Rivolgendosi a una signora che aveva esposto il tricolore alla finestra] Il tricolore lo metta nel cesso, signora. Ho ordinato un camion a rimorchio di carta igienica tricolore, personalmente, visto che è un magistrato che dice che non posso avere la carta igienica tricolore (durante il comizio a Venezia del 14 settembre 1997; citato in Vilipendio alla bandiera la Camera salva Bossi, la Repubblica, 23 gennaio 2002)
Il 30 giugno scorso [2000] i comunisti e i massoni che hanno in mano l’ Europa, insieme alla lobby dei gay, hanno teso una trappola […] Hanno cercato di far passare in Europa l’assegnazione dei bambini alle coppie omosessuali.
Berlusconi mostra le stesse caratteristiche dei dittatori. È un Kaiser in doppiopetto. Un piccolo tiranno, anzi è il capocomico del teatrino della politica. Un Perón della mutua. È molto peggio di Pinochet. Ha qualcosa di nazistoide, di mafioso. Il piduista è una volpe infida pronta a fare razzia nel mio pollaio
Lui [Un nobile citato da Bossi] è stato pensato come un’arma moderna contro quei re a cui Craxi aveva dovuto sottomettersi per governare. E quindi se Berlusconi è contro i nobili, può seriamente schierarsi con noi, con i produttori. La Lega come Garibaldi, creatrice del regno del cambiamento, Berlusconi re di questo regno.
Le profezie
“Finché non rubo io nella Lega, non ruba nessuno”, frase del 1989, (…oracolo…)
Questa classe politica non verrà seppellita da una risata, come recitava uno slogan sessantottino, ma dal tintinnio delle manette”…
fonti: wikiquote, http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/06/il-fantapolitico-tutto-cappio-e-slogan/202679/