Mamma, cos’è il razzismo? Mangia, o chiamo l’uomo nero!
Analizzando i fatti dell’ultima settimana non possiamo più nasconderci,parlando di eventi occasionali o di gesti compiuti da semplici pazzi isolati: il razzismo è parte integrante della nostra società. Come è consuetudine nel nostro Paese, ci si interroga sulle stragi solamente dopo che queste siano accadute. Non ci dobbiamo stupire,però, di questi tremendi avvenimenti se per anni la nostra linea di governo sugli immigrati è stata :”Fora da i Ball”. Non possiamo rimanere a bocca aperta dopo la strage di Firenze se abbiamo riso alle assurde performance di Borghezio e Gentilini.Personalmente ho provato un profondo senso di vergogna, di indignazione e anche di rabbia, come si può nel 2012, in un Paese che si dichiara civile, morire per il colore della propria pelle? Oggi come ieri la Storia si ripete, non c’è una risposta morbida e politicamente corretta: viviamo in un paese in cui il razzismo è alimentato da una profonda ignoranza. Sono parole dure, certo, ma fin quando non guardiamo veramente in faccia la realtà, mai ci renderemo conto della nostra grave malattia. Sia chiaro che non viviamo in uno Stato di apartheid, però, diciamo che è molto generalizzato e condiviso il fatto che ognuno debba stare per fatti suoi, insomma ci piace un razzismo soft: delicato e che in teoria dovrebbe far stare in pace l’italica coscienza. L’integrazione? Al di fuori di semplici slogan elettorali, è più facile trovare un cammello sul Monte Bianco che veri propositi di integrazione sociale.
Ma chi era Gianluca Casseri, l’autore della strage dei senegalesi? Chi lo ha conosceva lo descrive come un tipo introverso, chiuso e depresso. Segni particolari: negazionista e fascista del terzo millennio. Si avete capito bene, perche così si autodefiniscono i membri di Casa Pound. Casseri, dall’organizzazione è stato subito definito un pazzo e ha preso subito le distanze, ma ci sono prove e certezze di una collaborazione attiva con Casapound Italia, tant’è che si è scatenata una polemica tutta dentro l’organizzazione: “Con noi non c’entra nulla. Era un cane sciolto”, ripetono i leader idel gruppo ma sono gli stessi frequentatori del sito a denunciare il loro tentativo di smarcarsi dalla figura dello scrittore-killer. Casseri, infatti, ha scritto più volte sull’Ideodromo, dove ci sono le linee teoriche di Cpi. Fino a qualche ora fa compariva una recensione della sua biografia su Adriano Romualdi, bandiera del neonazismo italiano, morto negli anni ’70. Ora, però, magicamente non si trova più. Si trovano commenti del genere però: “Ma come – scrive un simpatizzante – ora prendono le distanze da lui e rimuovono i suoi interventi, vergogna”.Questa associazione di estrema destra ha trovato appoggio incredibilmente anche nella destra costituzionalista e in figure come Alemanno o Podestà, presidente della provincia di Milano, quindi non possiamo e non dobbiamo far passare questo come il gesto di un folle, è la messa in pratica, elevata all’ennessima potenza, di quell’ideologia razzista e neo nazista inneggiata nelle ore successive alla strage dei numerosi ragazzotti su Internet.
La soluzione a questo problema,è semplice:cultura ed educazione. La lotta contro il razzismo è prima di tutto una lotta culturale, però non è tollerabile vedere fascisti e razzisti appoggiati in maniera subdola dai grandi partiti politici. Deve essere applicata semplicemente la Costituzione. Le loro sedi vanno chiuse in applicazione della normativa vigente che vieta l’apologia del fascismo e quella del razzismo. Nelson Mandela, sostiene,che il razzismo e l’odio vengono imparati, così come può essere insegnato l’amore, che è più naturale imparare da parte del cuore umano, inoltre afferma anche che una nuova società non può essere concepita riproducendo il passato più ripugnante.
L’episodio di Firenze è accaduto solamente due giorni dopo l’incendio di un campo nomadi a Torino, quando una spedizione squadrista notturna di uomini, decisi a uccidere e bene organizzati sono andati a vendicare un falso stupro.Prima del rogo qualcuno ha gridato: “E se ci sono dei bambini?” e la brutale e primordiale risposta è stata: “Bruceranno anche loro”. Fortunatamente l’incendio non ha fatto vittime ma ha distrutto tutto. Nessun commento dal governatore leghista Cota. Questa storia tra l’altro ha sottolineato come per alcune persone valga di più una figlia struprata che una illibata. Assurdo. L’unico modo accettabile di perdere la verginità? Dichiarare che te l’hanno rubata. E qual è il ladro più gradito? Lo zingaro di turno. Accusa il rom di turno e la comunita cresciuta tra Telepadania e Catechismo ti vendicherà.
Non esistono le razze, il cervello degli uomini è lo stesso. Esistono i razzisti. Bisogna vincerli con le armi della sapienza.
Rita Levi-Montalcini
Concordo assolutamente quando dici “la lotta al razzismo è prima di tutto una lotta culturale”… Discriminare altre razze è il segno profondissimo della non cultura dell’uomo prima di tutto e della società poi, in quanto generata dall’uomo stesso. Vorrei però aggiungere un aspetto che ritengo chiave, ma che non è stat approfondito in questo articolo: l’IGNORANZA. Io adoro questa parola. L’adoro perchè penso che se solo si ignorasse meno cose che andrebbero studiate o imparate o apprese, il mondo in cui vivremmo sarebbe un mondo migliore.
Il razzismo secondo me nasce dall’ignoranza di pochi (spero che pochi sia l’aggettivo giusto), di pochi disgraziati ignoranti che pensano che il colore della pelle sia testimonianza di una superiorità razziale. Se noi combattiamo quell’ignoranza, se noi colmiamo quella lacuna nel cervello bacato di quelle persone, possiamo sconfiggere il problema del razzismo alle sue radici, spiegando loro, che indipendentemente dal colore della pelle, indipendentemente dal fatto che sei bianco o nero, siamo tutti fratelli, con la loro cultura e loro intelligenza.