L’ultimo lavoro di George Clooney, “Le Idi di Marzo”, è il film della settimana su L’Indifferenziato.
Le altre uscite del fine settimana: il film d’animazione “Il gatto con gli stivali” di Chris Miller, mentre per chi vuole l’azione c’è “Sherlock Holmes 2 – Gioco d’ombre” di Guy Ritchie. Le uscite italiane, sono due classici cinepanettoni di questo periodo: “Vacanze di Natale a Cortina” di Neri Parenti e “Finalmente la felicità” di Leonardo Pieraccioni.
“Le idi di Marzo” è un film di George Clooney, basato su una pièce teatrale di Beau Willimon, “Farragut North”. E’ stato scelto come film d’apertura del 68esimo Festival di Venezia. Nel cast sono presenti, oltre il già citato George Clooney, il nuovo divo Ryan Gosling, già acclamato in “Drive”, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood, Paul Giamatti, Max Minghella, Philip Seymour e Jeffrey Wright.
Ambientato nel torbido mondo della politica americana, durante le primarie nello Stato dell’Ohio per la presidenza del partito democratico. Il portavoce del candidato Mike Morris (George Clooney), Stephens Myers (Ryan Gosling) un giovane idealista, sarà costretto suo malgrado a far parte di quel mondo basato su tradimenti e inganni di ogni tipo.
Clooney firma questo dramma politico, come un romanzo di formazione, lanciando una sorta di allarme sulle nefandezze e scorrettezze del mondo politico, visto in questo caso, nel campo democratico, e nei suoi retroscena durante una fantomatica campagna elettorale. Altro elemento, contro cui “si scaglia”, è quello del mondo dei media, interpretato in questo caso dalla giornalista Ida Horowicz (Marisa Tomei), e di quanto sia sottile il rapporto che lega la classe politica con l’informazione.
Punto centrale del film diventa “la parola” e tutta la sua valenza. Chi è disposto a metterla da parte per dei compromessi e per i propri loschi fini, e chi invece spera ancora di trovare grazie ad essa tutto quello che dovrebbe trovare, ovvero gli ideali.
Curiosa ed emblematica la scelta del titolo, “Le Idi di Marzo”. Al contempo è il giorno festivo dedicato ad Dio della guerra e anche l’anniversario dell’assassinio di Giulio Cesare. Per questo Clooney, dimostrando ancora di essere un ottimo regista, non pone solo questa mera critica verso gli Stati Uniti, ma pone il suo sguardo oltre il reale che ci circonda, affondando il suo colpo sul malcostume che appartiene all’uomo che vuole afferrare con ogni mezzo, il potere. Quindi da Giulio Cesare in poi.
Buona visione, e nel frattempo ecco il trailer.
http://www.youtube.com/watch?v=1Y7bS0IF-Jo