PREMESSA
Prima di iniziare con le domande una premessa: questa intervista non vuole contribuire ad alcuna propaganda elettorale e il nostro è un tentativo di riportare la politica a contatto con i cittadini di ogni età.
DOMANDA INTRODUTTIVA
Ha visitato il portale de L’indifferenziato? Cosa pensa del nostro progetto?
Il vostro progetto mi sembra una buona iniziativa perché potrebbe essere uno strumento per far ritornare le persone a fare politica, soprattutto i giovani. C’è molto bisogno dei giovani in politica e forse questo è lo strumento giusto per farli avvicinare perché è il loro linguaggio. Ho visitato il sito per sommi capi e mi sono riproposto di farlo in maniera più approfondita.
PRIMA DOMANDA
Come e per quali ragioni si è avvicinato alla politica?
Ed oggi, a distanza di anni, cosa la spinge a continuare nel suo impegno?
Quali sono i suoi ideali politici e qual è il vero scopo della politica attualmente?
Mi sono avvicinato alla politica quando ero molto giovane e militavo nell’allora Democrazia Cristiana, in un movimento giovanile. Facevo parte sia del Direttivo che dei movimenti giovanili provinciali. Credo che questa sia una passione innata negli individui, in particolare deve essere qualcosa che ti senti dentro. Sicuramente è fondamentale il fatto di mettersi a disposizione degli altri.
Cosa ti spinge a fare politica oggi?
E’ difficile dirlo! Sia il mestiere di insegnante che faccio sia quello di libero professionista comunque mi portano spesso a contatto con gli altri, ad ascoltare molte persone, molti giovani e quindi a cercare di risolvere qualche problema. Non si possono risolvere tutti i problemi ma qualche problema in particolare si. Le persone hanno bisogno di risposte ma questo compito la politica oggi non lo svolge più. Posso dire che ancora oggi sono spinto a far politica da una passione innata. I miei valori vanno verso una certa moderazione, nel pieno rispetto dell’elettorato.
A San Giovanni possiamo trovare un riscontro per questo suo ideale di politica?
Credo cha a San Giovanni questo si riscontri ma in minima parte. La maggior parte delle persone pensa che la politica sia un mezzo per fare carriera personale; io invece credo che la politica si debba fare quando hai un lavoro che è preminente. Credo sia un passo sbagliato pensare di fare politica per ottenere qualcosa singolarmente. Io dico sempre che bisogna andare dal generale al particolare e cercare di fare gli interessi di tutti, per poi passare agli interessi particolari, dove per interessi particolari intendo che gli amici oppure i parenti stretti debbono usufruire di quello che si fa per la comunità, non mirare nel particolare per far credere che invece si faccia in generale.
Non bisogna assolutamente fare politica per fini personali. Qualsiasi carica ci si ritrovi a ricoprire, deve costituire un arricchimento personale rispetto a quello che si fa nella vita.
A San Giovanni avviene questo?
A San Giovanni avviene in parte questo. Senza scendere nel particolare, la politica non si vede con passione ma si vede come mezzo per risolvere qualche problema.
SECONDA DOMANDA
La manovra anticrisi proposta in estate dal governo Berlusconi ha suscitato dure reazioni nel mondo politico, economico e imprenditoriale. In modo più specifico, non sono certo mancate le proteste di molti sindaci (di ogni colore politico) sui tagli agli enti locali. Infatti, i comuni di frequente vivono situazioni difficili e a pagare le conseguenze dei tagli spesso sono gli stessi i cittadini con la diminuzione dei servizi e l’aumento delle imposte. Come giudica la manovra e le proteste che sono seguite? In particolare, qual è il suo parere sulla diminuzione del numero degli eletti nei comuni come San Giovanni Incarico?
Credo che la manovra sia insufficiente sia dal punto di vista mondiale ma anche dal punto di vista europeo e in particolare italiano. Il Comune vive di risorse che sostanzialmente sono costituite da tasse, però alcuni servizi che bisogna erogare ai cittadini derivano dallo Stato. Se lo Stato non eroga questi finanziamenti allora il Comune è costretto a tagliare, e qui va bene la riforma che hanno fatto perché punto primo, non si deve dar conto ad una pletora di persona; secondo, si deve cercare di amministrare con pochissime persone che hanno tanta passione; terzo, bisogna dire la verità ai cittadini riguardo al fatto che non ci sono soldi. La verità è chiaramente scomoda ma bisogna andare nella direzione giusta anche a costo di fare scelte impopolari, senza dire che tutto va bene e poi ricorrere alle spese correnti per cercare di ottenere voti e finire a spendere più di quello che si introita. Bisogna avere il coraggio di dire come stanno le cose, anche nel piccolo. Se posso permettermi una parentesi, io nei cinque anni di amministrazione ho cercato di badare molto ai danni, di cercare di guardare all’essenziale. Purtroppo questa politica non paga perché poi la gente è abituata a pensare che il Comune possa spendere ed essere una fonte inesauribile di interessi personali ma non è così.
Il Comune,quindi, non deve erogare lavoro ma servizi?
Il Comune eroga servizi e in sostanza è costituito da noi tutti. Se poi c’è la possibilità di dare un lavoro, non un lavoro saltuario ma un lavoro a tempo indeterminato come la mia amministrazione ha fatto, magari risolviamo il problema di tre persone, poi risolveremo il problema di altre persone. Bisogna dire “noi possiamo fare questo, possiamo fare poco, però diamo speranza ai giovani”.
TERZA DOMANDA
L’Unione di Comuni “Antica Terra di Lavoro” svolge ormai da qualche mese il servizio integrato di raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta”. A noi sembra un’ottima iniziativa utile a migliorare la qualità dell’ambiente. Molti dei nostri lettori non hanno però notato una diminuzione della Tarsu che in alcuni casi è anche leggermente aumentata. Si chiedono dunque se questo non sia in contraddizione con la semplificazione messa in atto con la raccolta differenziata. Quali le ragioni della mancata diminuzione o Visto che è stato Sindaco e quindi ha le competenze adatte, le chiediamo delle spiegazioni su un punto che non ci è chiaro. La raccolta differenziata viene svolta dall’Unione di Comuni, ma comunque i cittadini continuano a pagare la Tarsu, dello stesso prezzo o maggiorata, al Comune di San Giovanni Incarico. Secondo lei c’è una spiegazione a tutto questo considerando il fatto che, come detto in Consiglio Comunale dal Sindaco Salvati, L’Unione dei Comuni ha ricevuto anche dei finanziamenti a riguardo.
del leggero aumento?
La raccolta differenziata è un’ottima cosa, se funziona bene e soprattutto se non cerchiamo di spendere più di quello che risparmiamo. Solo per farvi un esempio: se la raccolta differenziata porta un risparmio di X euro durante l’anno però se a X euro sommiamo Y perché fare il servizio, avere molte persone che svolgono il servizio, si spende più di quello che il Comune ha a disposizione con il contributo dei cittadini.
La raccolta differenziata viene fatta proprio dall’Unione dei Comuni per risparmiare non dando i finanziamenti al singolo Comune quanto all’insieme dei Comuni. Bisognerebbe capire bene quali sono le unità che ne fanno parte, come vengono gestite, come e dove vengono smaltiti i rifiuti differenziati, quanto ci costa il conferimento dei rifiuti e quanto spendiamo nei mezzi e nelle risorse umane per la raccolta. È ovvio che se il tutto invece di costare X costa X più qualcosa, non conviene più fare la raccolta differenziata e bisogna rivedere il tutto.
È un problema dunque di qualità e di efficienza del servizio?
Esatto è proprio così.
QUARTA DOMANDA
Il presidente Antonello Iannarilli, del Pdl, ha revocato dalla Giunta l’assessore provinciale all’Ambiente Fabio de Angelis. La decisione è arrivata dopo le dimissioni dell’assessore alla Formazione e Lavoro Ernesto Tersigni. Iannarilli ha inoltre provveduto al rimpasto della giunta provinciale riassegnando le deleghe agli assessori. Quali sono le sue considerazioni in merito?
E’ una scelta che,secondo me, mette in discussione gli accordi fatti all’indomani delle elezioni provinciali. Accordi secondo i quali il nostro concittadino Fabio De Angelis era stato designato come Vicepresidente già prima delle elezioni. Mettere in discussione questo patto vuol dire che ci sono problemi interni al PDL, problemi di equilibri, di strategie future e di correnti soprattutto. A me non pare che si possano risolvere i grandi problemi che ha la Provincia facendo delle sostituzioni oppure azzerando la giunta e rinominandola. E’ ovvio che la questione di equilibri interni è una questione prettamente interna al partito.
Quali effetti può avere questo cambiamento su San Giovanni Incarico visto che il nostro concittadino Fabio De Angelis aveva il doppio ruolo di Assessore all’Ambiente e Vice Presidente Provinciale.
E’ chiaro che noi perdiamo un punto di riferimento perché il Vicepresidente della Provincia, con delega all’Ambiente, poteva essere utile non solo per San Giovanni Incarico ma per tutto il territorio.
QUINTA DOMANDA
A – Il Comune di San Giovanni Incarico, visto il deficit di bilancio di circa 970.000 euro (conto consuntivo 2006) è costretto a vendere o affittare alcuni immobili. Secondo lei, chi è il principale responsabile di questo deficit?
B – Il sindaco Salvati anche nell’ultimo consiglio comunale ha ribadito di aver lasciato il comune nel 2002 con un bilancio in attivo e di aver trovato nel 2007 un disavanzo. Cosa risponde?
Non si tratta di essere responsabili o meno, si tratta di essere oculati nella gestione dei bilanci. Parlo per la mia esperienza: ho lasciato il Comune con un disavanzo di circa 200.000 euro, però la Corte dei Conti ci aveva detto in sede di provvedimento che eravamo sulla strada giusta perche dovendo avere alcuni introiti, non facevamo ricorso all’anticipo di cassa e quindi eravamo prossimi al pareggio. Ogni Comune può andare in disavanzo del 15%, noi eravamo sul 16% ed eravamo prossimi a rientrare nel limite. In questi anni il deficit è aumentato ma di certo non per colpa mia. Ci possono essere delle situazioni di pagamento delle ditte come,per esempio,il contenzioso riferito al cimitero, quando è crollata la strada. La ditta chiedeva mille, il Comune voleva dare 0. Il giudice arbitro ha dato ragione alla ditta.
Siccome l’argomento è molto sentito dalla cittadinanza e dai nostri lettori e ci sono opinioni varie e molto discordanti tra loro, vorremmo da lei un chiarimento definitivo della situazione.
C’è una sentenza della Corte dei Conti, fatta con il bilancio consuntivo della mia amministrazione, che parla chiaro, eravamo incanalati sulla via del risanamento attuando una politica rigorosa con tagli e risparmi sulla spesa e sugli sprechi mantenendo però intatti i servizi erogati ai cittadini. Adesso, se io avessi fatto debiti a non finire, sarei pure inquisito dalla Procura della Repubblica, invece mi pare che questo non è successo. Tutte le ditte,inoltre, a cui noi avevamo affidato i lavori, non sono state pagate e adesso stanno vincendo tutti i ricorsi, quindi il Comune paga oltre i lavori anche gli interessi.
Stanno vincendo i ricorsi perche non sono state pagate?
Esatto non sono state pagate dall’Amministrazione entrante.
Quindi lei smentisce categoricamente quello detto dal Sindaco Salvati nell’ultimo consiglio Comunale, che ha ribadito che lui ha lasciato il comune con un bilancio in attivo e lo ha ritrovato in forte passività?
Smentisco categoricamente come detto anche in sede di comizio. Ho anche i documenti a testimonianza di ciò. Io sono entrato nel 2002 con cassa zero. Ho cercato di rimettere a posto la situazione, rinegoziando la rata dei mutui che era di 660.000 euro l’anno portandola a 440.000.Un Comune che ha tre, quattro miliardi di debiti è chiaro che deve pagare una rata annua molto salata.
Questo grande disavanzo del 2002 è stato fatto dall’Amministrazione precedente?
Si,compreso quando ero io Vice-Sindaco. Questo disavanzo si è creato perche c’era bisogno di fare alcune opere come, per esempio, il risanamento di Piazza Regina Margherita o il potenziamento e la messa in sicurezza della pubblica illuminazione. Queste sono state realizzate fino a quando è stato possibile fare i mutui. Vi ricordate Piazza della Rimembranza? Sono andato a riprendere tutti i residui di mutui vecchi, compresi quelli dell’amministrazione Carbone, perché era possibile tramite la Cassa depositi e prestiti, cosi facendo ho trovato i fondi per compiere il lavoro senza spendere niente di nostro.
Rimanendo in tema; nel leggere un avviso del Comune abbiamo trovato tra gli immobili messi in vendita/affitto anche l’ex edificio scolastico di via Matrice del valore di 1.200.000, 00 euro (perizia dell’Ufficio Tecnico Comunale). Considerando che tale complesso non è mai stato utilizzato, crediamo si possa parlare senza il rischio di smentita di un vero e proprio spreco di denaro pubblico all’italiana. Ci piacerebbe quindi conoscere i nomi dei responsabili di questo clamoroso sperpero con relative motivazioni.
È stato fatto un mutuo dalla prima amministrazione Salvati,prima che entrassi io, perché si riteneva utile la costruzione di un edificio nuovo in cui confluissero tutte le scuole. Questa operazione è stata fatta non tenendo conto, però, delle nascite e di una serie di fattori. Quindi adesso abbiamo una vera e proprio cattedrale nel deserto che, secondo il mio modesto parere, dovrebbe essere venduta non alimentando inutili sogni di gloria in merito. Il lavoro non è stato finito perché sono finiti i soldi, il mutuo non è bastato. Sono stato anche sollecitato a finire l’opera ma secondo me, era una costruzione inutile e mi sono prodigato per vendere il tutto.
Quindi la responsabilità è dell’amministrazione precedente? Si è iniziata un opera pur sapendo di non avere soldi per continuare?
Si è iniziata questo progetto non pensando che fosse un’opera faraonica e che quindi 1.200.000 euro, che gravano tutt’ora sulle tasche dei cittadini, non sarebbero bastati a portare a termine l’edificio.
SESTA DOMANDA
Nelle ultime elezioni comunali abbiamo assistito a una sfida dall’esito davvero incerto, basti ricordare la vittoria/sconfitta finale con uno scarto minimo di soli 26 voti. Pensa che tra gli schieramenti politici del nostro paese ci sia ancora quell’equilibrio del maggio 2007? E se a distanza di quattro anni qualcosa è cambiato nei consensi, cosa ha determinato questo cambiamento?
Se c’è stato cambiamento questo lo sanno solamente i cittadini. Io noto che tutto quello che è stato promesso non è stato realizzato, il paese è immobile. Qualcosa è stato fatto, come la raccolta differenziata, ma sicuramente questo non basta. Non si è tenuto conto del risanamento economico, dei tagli e dell’efficienza. È vero che si dice sempre che c’è l’Unione di Comuni che riesce a percepire fondi, ma quando si incominciano ad avere difficoltà nel pagare gli stipendi, ho i miei dubbi che ci sia una situazione sana dal punto di vista economico.
B – Pensa di ricandidarsi e quale sarà il suo principale avversario nella corsa alla poltrona di sindaco?
Io attualmente non ho nessuna voglia e ho perso anche la passione. Credo che se i giovani non vengono avanti e non hanno passione, la politica finisce. La mia scelta di stare molto in disparte e di far fare l’amministrazione è dettata dal non creare dualismi che stufano la gente. Il cittadino ha una serie di problemi e vuole risposte. Attualmente sto bene con il mio lavoro. Visto che le liste sono state ridotte, basta che una sera ci si vede con un po’ di amici e si decide di mettere in piedi una lista. Inoltre credo che sia cambiato il modo di fare, mettersi a sbraitare nelle piazze, partire 6-7 mesi prima non da nessun risultato.
Per adesso è un no, quindi?
Adesso è un no. Devono cambiare le condizioni affinché io possa ritrovare le motivazioni.
La partecipazione attiva dei giovani potrebbe farle rivenire la voglia di scendere in campo?
Esatto. Non bisogna avere paura del pluralismo: ognuno deve parlare e tutti devono portare le proprie idee in piazza, ognuno deve pensare liberamente come vuole e nessuno può dire tu non ci devi stare. Questa è la mia idea, saranno poi i cittadini a giudicare. Non ci devono essere ne preclusione ne pregiudizi. Le iniziative vanno prese su tutti i fronti, soprattutto culturali. Le innovazioni devono venire dalla società civile, il futuro siete voi.
Chi potrebbe essere il suo successore?
Non lo so. È difficile fare nomi, mi piacerebbe però che qualche giovane sui 35 -40 anni si mettesse avanti. L’importante è che possieda buona volontà e voglia di fare. Oppure vedo bene anche una transizione con una lista di giovani che potrebbe farsi le ossa per il futuro. Credo ci sia molto bisogno di gente libera mentalmente. Non bisogna avere paura di mettersi in competizione, l’unica capacità che abbiamo è la capacità di pensare. Bisogna essere liberi e in questo modo le individualità vengono fuori, bisogna aver coraggio nel proporsi perché non è vero che un giovane non prende voti.
San Giovanni ha bisogno di cultura, non intesa come settarismo ma come crescita di coscienza generale e bisogna capire che il Comune non deve essere qualcosa da sfruttare ma deve essere la casa del cittadino in cui tutte le risposte siano immediate.
SETTIMA DOMANDA
Bollette salate, disservizi senza fine, famiglie che talvolta si ritrovano senz’acqua per diverse ore senza alcun preavviso. Questa, in estrema sintesi, ci sembra la situazione del servizio idrico a San Giovanni Incarico. Qual è il ruolo del comune in queste inefficienze e nel “caro acqua”?
La situazione è molto semplice: o si ritorna alla gestione comunale dell’acqua oppure il comune deve avere buoni rapporti con l’Acea in modo da poter avere un servizio efficiente tutti i giorni. Noi abbiamo lasciato una situazione buona con lo sfruttamento delle risorse idriche e soprattutto con il potenziamento della rete. È ovvio che c’è una questione politica del rapporto diretto con il gestore. Se ci si mette in contrasto e si proclama che l’Amministrazione precedente si è venduta l ‘acqua, si dice il falso. questo mi pare un modo di nascondere la testa e di non dire ai cittadini che l’acqua doveva essere data al privato e purtroppo i servizi costano. All’aumentare dei costi del servizio deve corrispondere un’efficienza del privato che si ottiene con i rapporti tra il Comune e il Privato, se invece ogni giorno si minaccia e si denuncia l’Acea la conseguenza logica è che il servizio non è di qualità.
SU QUESTO ARGOMENTO ABBIAMO LA DOMANDA DI UN LETTORE CHE SUL NOSTRO SITO HA SCRITTO:
Una domanda però,la prima che mi viene con urgenza in mente,ce l’ho anch’io:
Per quale cazzo di motivo in questo paese manca l’acqua e il lavoratore,in determinate zone,deve aspettare a volte le 24 per potersi fare una doccia? Se San Giovanni non ha l’acqua allora vuol dire che al polo nord ci stanno le giraffe…
Dovete sapere che se manca l’acqua i primi a soffrire sono i cittadini delle zone periferiche. Giù alla sorgente principale di Forma Casale ci sono due pompe: una principale ed una di riserva. Molto spesso succede che la pompa principale ha dei problemi di pescaggio e va in blocco, quella di riserva non si avvia e in questo modo così buona parte del paese rimane senz’acqua.
È responsabilità dell’Acea o del Comune?
È responsabilità dell’Acea, però è logico che servirebbe qualcuno del Comune a curare i rapporti con l’Ente, in modo da riuscire a risolvere immediatamente il problema. È chiaro che c’è un problema politico.
OTTAVA DOMANDA
A pochi mesi dalle elezioni, gradiremmo un suo giudizio su quanto fatto finora da questa Amministrazione. Allo stesso modo le chiediamo un’analisi su quel che è stata fino ad oggi l’azione politica delle opposizioni.
L’Amministrazione ha fatto qualcosa di buono con la raccolta differenziata ma ha aumentato le spesi correnti e durante questi anni non ci sono stati grandi temi su cui discutere. C’è stata molta attenzione a occupare posti al di fuori dell’amministrazione, a non avere passione né per la discussione vera e propria né nell’azione personale degli assessori nei confronti dei cittadini che poi si espleta anche nella vita quotidiana.
L’azione della minoranza è stata di scarso rilievo perché di fronte ai grandi temi non si fa mai discussione. C’è stata l’opportunità di una crisi comunale, ma con grande rammarico devo dire che la minoranza non è stata coesa. Non voglio scendere nei particolari perche risultano sempre antipatici, ognuno fa le scelte che ritiene opportune, poi giudicheranno i cittadini.
Vorremmo inoltre una sorta di “flop five” che elencasse le 5 promesse disattese da questa Amministrazione
Asilo nido nemmeno l’ombra. Potenziamento dei servizi sociali assolutamente niente. Opera nessuna. Risparmio zero. Programmazione futura sulle grandi tematiche, come potrebbe essere una visione generale sulla riqualificazione del paese, assente. Non c’è stata la stabilizzazione di nessun LSU.
Queste sono le prime cose prioritarie che mi vengono in mente. C’è stato soltanto un aumento di spesa corrente.
Prima lei ha detto che i grandi temi non vengono affrontati dalla maggioranza. Non può essere la minoranza a chiedere la discussione di questi temi?
Si, può essere anche la minoranza. Quando si fanno sollecitazioni non si riceve alcuna risposta tranne quella: “adesso ci siamo noi e facciamo noi”.
Inoltre la richiesta dei documenti avviene con un ritardo mostruoso, anche sull’essenziale. Inoltre è proprio palese che alcune promesse elettorali non sono state mantenute: l’asilo nido dov’è? I servizi agli anziani sono stati ridotti. Manutenzione assente. Questa non può mica essere colpa della minoranza.
Cosa propone in prospettiva futura per lo sviluppo sociale ed economico di San Giovanni Incarico?
La prima cosa da fare è capire quante persone lavorano e con quali contratti per il Comune di San Giovanni Incarico. Bisogna cercare di fare chiarezza sulle entrate e sulle uscite, in modo da salvaguardare il bilancio. Per quanto riguarda la programmazione, bisogna tutelare le strutture scolastiche presenti. Il finanziamento che abbiamo avuto di 300.000 euro per la valorizzazione del ex edificio delle scuole elementari che fine ha fatto? Bisognerebbe vendere l’edificio in costruzione in Via Matrice in modo da poter ottenere molte cose utili. Bisogna cercare di tutelare i servizi sociali, capire quanta manutenzione bisogna fare, tenere in piedi la Raccolta Porta a Porta cercando di risparmiare anche da li. Bisogna,inoltre, privilegiare i programmi europei: nella mia amministrazione è stato fatto, ma poi è nata la barzelletta del vino. I soldi sul Comune sono anche arrivati, ma non si sa che fine hanno fatto. Questo potrebbe essere un ottimo mezzo per l’occupazione giovanile. Personalmente ho provato a realizzare questo progetto, ma sono stato accusato di aver consumato una serie di cose,compresa una bottiglia di vino che è arrivata a costare addirittura 300,00 euro, facendo vedere dei scontrini così all’acqua di rose. In realtà ci sono dei miei assegni che ancora non ho incassato, così come non ho incassato la liquidazione del Comune che mi spetta. Se poi si fa politica dicendo: “si è fregato la luna” e la gente ci pure crede, bene bontà loro.
NONA DOMANDA
In questi 4 anni, almeno a livello pubblico, è stato assente dalla scena politica locale. Probabilmente questa intervista rompe un lungo periodo di silenzio. Quali sono stati i motivi di questa scelta?
La gente si è stufata di inutili dualismi, hanno vinto le elezioni seppur per il rotto della cuffia, hanno il dovere e il diritto di governare e poi daranno conto ai cittadini di quello che hanno fatto o non hanno fatto. È una scelta mia personale proprio per cercare di rompere questo tipo di dualismo.
SU QUESTO ARGOMENTO ABBIAMO LA DOMANDA DI UN LETTORE CHE SUL NOSTRO SITO HA SCRITTO:
“Petrucci……4 anni di assenza dopo la sconfitta elettorale ed ora esce fuori?…..ma come hai difeso i cittadini che ti hanno votato?????”
Questa intervista è una buona cosa perché è un intervista che gentilmente concedete a cui debbo rispondere sia per mio dovere di cittadino, sia per mio dovere di capogruppo di una parte della minoranza. Come ho difeso i cittadini? Come ho sempre fatto, dal punto di vista personale gli ho sempre difesi, il mio telefono è sempre a disposizione. Non bisogna andare per forza in Piazza a sbraitare. Questa politica secondo me non paga più.
Tutto quello che lei ha detto in questa intervista, non sarebbe il caso di dirlo in Consiglio Comunale? È un suo dovere andare, non crede?
I Consigli si fanno alle nove di sera, magari si potrebbero fare in orari più decenti. Inoltre non si è mai puntuali e prima delle dieci non si inizia, permettetemi di stare anche a casa perche durante tutto il giorno lavoro. Quando ho potuto partecipare, sono stato presente.
In Paese tutti accusano Petrucci di non aver difeso i cittadini e di non aver informato i suoi elettori, come ha fatto in quest’intervista, sulle azioni della maggioranza. Come risponde a queste accuse?
Ribadisco che è una mia scelta personale, che può essere accettata o meno. Si probabilmente è mancata questa informazione. Più semplicemente però visto che l’azione della maggioranza è stata nulla o quasi, c’è molto poco da dire.
Non crede che ci potrebbe essere una mistificazione della realtà da parte della maggioranza?
Questo è vero, in parte ma è vero. Questa può essere un’accusa che accetto volentieri.
Quali sono stati, quindi, i motivi di questa assenza? Solo per scelta personale?
È una scelta personale. Inoltre ribadisco i concetti detti in precedenza sulla perdita di passione politica. Chiedo scusa anche a quei cittadini che volevano probabilmente una persona d’assalto, ma io non lo sono.
Si ma tra assalto e assenza c’è un abisso.
Sicuramente è cosi, ma a molte persone piace chi sta dalla mattina alla sera in Piazza. È chiaro, però, che io la mattina faccio l’insegnate, il pomeriggio sono impegnato con la mia professione, quindi chi voleva poteva tranquillamente fare opposizione. Lasciando perdere chi lo fa, come Marco Di Santo, che si impegna e scrive sui giornali, gli altri hanno fatto una scelta simile alla mia o hanno scelto altri lidi che sono più vantaggiosi. Io l’ho detto chiaro e tondo alla mia opposizione non pensate che mi metta dalla mattina alla sera in Piazza. Fare opposizione e farla bene significa abbandonare tutto, non lavorare e stare dalla mattina alla sera con gli avvocati. Io, però, non faccio politica per mestiere ma per passione, questo non lo posso e non lo voglio fare. Per esempio,non posso parlare ai cittadini del bilancio attuale se non ho questo documento in mano e la maggioranza non mi permette di averlo.
DECIMA DOMANDA
Ormai da diverso tempo gli eventi più attesi dell’estate sangiovannese (si potrebbe citare la caccia al tesoro o la corsa delle carrozzelle) vengono organizzati per lo più grazie all’impegno dei ragazzi e delle ragazze del nostro paese, mentre nei giorni restanti le piazze del paese sono sempre più vuote. Negli ultimi anni non abbiamo più sentito parlare di “Pro Loco” a San Giovanni Incarico. Questa importante associazione è ancora presente nel nostro paese? E, se sì, chi la gestisce? Quale ruolo potrebbe avere nell’organizzazione di eventi turistici, sportivi e culturali? Si può parlare di un’ “occasione mancata”?
La Pro Loco mi risulta che non esiste più. È esistita un periodo, ma ora non c’è più. In passato è stata sottratta ad altre persone per cercare di tenere occupate tutte le poltrone del potere. Adesso, secondo me, bisognerebbe rifarla come un organizzazione esterna di volontari con una supervisione di un assessore, per cercare di trovare finanziamenti pubblici e privati. Bisognerebbe puntare su uno, due eventi, non su cinquanta sagre.
La Pro Loco ha dei privilegi rispetto alle altre associazioni private?
La Pro Loco ti permette di ricevere finanziamenti specialmente se supportata dal Comune. È chiaro che ci vuole coraggio a mettere tutto in mano alla Pro Loco come succede in altri paese. Ci vuole coraggio nel delegare le persone, perché si rischia di perdere di consenso. Qui invece, tutto è finalizzato al voto e io mi sono stufato di questa politica. Bisogna avere il coraggio di delegare alle persone di buona volontà. Deleghiamo!!! Poi se la gente ci da il voto si va a governare altrimenti si va in minoranza. La stima delle persone non si ottiene facendo gli amministratori, quello è un fatto temporaneo, quello che rimane nella vita sono le qualità che ognuno possiede. Volete solo il consenso, portatevelo anche a casa il Comune e occupate tutto come è successo con la Pro Loco. Questi non hanno capito che la gente si informa anche su internet, con iniziative come la vostra, quindi c’è bisogno di gente libera mentalmente che non ha niente da temere.
E PER CONCLUDERE QUALCHE DOMANDA DAI NOSTRI LETTORI:
–Come è stato passare da amici e compagni di merenda ad acerrimi nemici politici?
Per quanto mi riguarda io non porto rancore a nessuno, quindi questi termini non mi si addicono molto. Ci si stima quando si ha una visiona univoca delle cose. Quando ci sono divergenze sul modo di pensare io dico basta! Potevo fare il sindaco per due mandati se non avessi litigato. Anzi più precisamente non è che io e il Sindaco Salvati abbiamo litigato, semplicemente abbiamo due modi diversi di vedere la cosa pubblica. Abbiamo idee divergenti. Avendo questa diversità, siccome non voglio che mi si imponga nulla e ho una testa pensante, ho detto basta e sono andato per la mia strada. Quindi non siamo né acerrimi nemici né eravamo compagni di merenda.
A Petrucci chiederei :” Quando eri sindaco, una delle tue “grandi opere” fu il restyling del Viale Della Rimembranza. Il nostro paese aveva davvero bisogno di questo spreco di denaro?
Primo, non è stato uno spreco di denaro. Secondo, era uno scempio. Terzo era un ricettacolo di cose poco nobili. Siccome abbiamo recuperato fondi dai mutui e abbiamo avuto fondi regionali, non abbiamo sciupato una lira. Io mi ero personalmente impegnato per restituire alla cittadinanza Viale Delle Rimembranza come era in passato.
C’é veramente voglia di fare qualcosa per risvegliare il nostro Paese? Perché non coinvolgere di più l’intera comunità nelle scelte comunali? Sarebbe un modo per riavvicinare la gente alla politica e per svolgere il proprio dovere in modo “trasparente”.
Bisogna coinvolgere di più la società civile. Facendo associazioni e riportando in vita la Pro Loco delegando ad essa, per esempio, le manifestazione estive. Puntare su una, due feste che potrebbero avere più fondi e cercare di trovare idee nuove sull’ambiente, sulla cultura e nel sociale. Questo, secondo me, dovrebbe essere il futuro del nostro Paese, altrimenti tutto si appiattisce.
La ringraziamo per quest’intervista.
Vi ringrazio per la sensibilità avuta. Questa intervista non è stata un modo per tornare sulla scena, ma è semplicemente un mezzo per dire delle cose importanti alle persone.
Per fare politica ci vuole una spiccata capacità di raggirare le gente.Questo si evince da queste interviste,ed era cosa risaputa,semmai questa nè è un’ulteriore conferma.
Petrucci dice che non c’è stato nessuno spreco di denaro per il restyling del viale della rimenbranza:”sono stati recuperati fondi dai mutui e abbiamo avuto fondi regionali”.Bene,quindi non avremmo cacciato manco un euro di tasca nostra.Ma mi chiedo:era proprio necessario fare quel lavoro?Petrucci crede davvero che ristrutturando la rimembranza i giovani non si sarebbero drogati più??A fronte di 970.000 euro di debiti non sarebbe stato meglio ‘imboscarsi’ quei fondi caduti dal cielo per risanare, anche se in piccola parte, l’enorme debito?Poi sarebbe bastata una sfoltita alle siepi per creare ordine dal caos della rimembranza.Perchè non ammette che cercava di fare qualcosa di pratico per poter dire anche lui ‘io ho fatto questo’,come se fosse un trofeo da sfoggiare nel proprio palmares da sindaco,anche se è un’opera del tutto inutile?Ad oggi la rimembranza,con l’aggiunta di sabbia e due palme,sembrerebbe una zolla di deserto cittadino.Spazio inutilizzato e inutilizzabile.
E poi che lo dica chiaramente,senza nascondersi dietro al lavoro e ai vari impegni,che ha litigato con Salvati e fa l’assenteista da 4 anni perchè è contato e conta come il due di briscola,sia come sindaco che come minoranza.E’ risaputo che quando governava lui non era che una marionetta nelle mani del ‘Silvio del paese’.Forse l’unica cosa che ha fatto di testa sua è proprio il famoso restyling,bella mossa proff,ci hai quasi impressionato…
Comunque se si preferisce occuparsi dei propri lavori sapendo di non aver tempo per le riunioni politiche(manco ci fossero state tutte le sante sere)allora in politica non ci si dovrebbe entrare.Perchè la politica deve essere presa SERIAMENTE e con PROFESSIONALITA’,non come passatempo.Sennò si sta a casa a guardare Ballarò o l’isola dei famosi.O meglio ancora il gol ‘piccante’ della Juve.
Forse il Prof. Ing. nonchè ex Sindaco Petrucci avrebbe fatto meglio a perseverare col suo silenzio stampa piuttosto che spingersi così in basso.. quasi tutto il contenuto dell’intervista mi è apparso come una vera e propria presa per i fondelli ai suoi concittadini e, in particolare, agli elettori/sostenitori.
Auspicare orari decenti per i consigli comunali delle 21 è un modo per giustificare il costante assenteismo, infantile o paraculo???
L’unico concetto chiaro ribadito è la ferma volontà di contrastare un inutile dualismo facendosi stoicamente e completamente da parte, un modo corretto per dire che non gli va di fare opposizione, troppa fatica sprecata, l’impresa non vale la spesa; oltretutto sembra che l’attività politica sia vissuta come una costrizione, un sacrificio ineluttabile per il bene dell’umanità.. manco fosse batman o sailor moon!
In generale sono abbastanza d’accordo con la riflessione fatta da loscemodelvillaggio, soprattutto nell’ultima parte.
Per il bene del nostro comune mi auguro che l’Ingegnere, dopo questo lungo letargo, si metta definitivamente da parte e dedichi il suo prezioso tempo alla famiglia e ai suoi lavori, visto che, a quanto pare, non ne ha molto altro da dedicare all’amministrazione.
Sono completamente d’accordo con il fatto che tutto questo assenteismo non ci voleva, però credo bisogna guardare anche l’altro lato della medaglia e constatare che la maggioranza non ha affatto approfittato di questa “agevolazione…” Siceramente la politica delle denunce non credo risolva molto, anzi forse questa “calma” porta tutti noi comuni cittadini ad osservare con più occhio critico l’operato degli amministratori senza farci distrarre dalle vicende prettamente personali di questi ultimi.
Voglio fare una semplice riflessione:
Petrucci in minoranza ha collezionato un numero notevole di assenze…
scusate ma perchè quando era sindaco in carica è stato presente qualche volta?……a chiedo perdono…. ma all’epoca era impegnato ad andare a Bruxelles…e se non ricordo male all’epoca la famiglia non l’aveva….
Quante cavolate deve dire un politico pur di nascondere il mancato senso di responsabilità…
il discorso è questo: se venivo eletto mi interessavo….non sono stato eletto…non mi frega nulla…nemmeno di chi ti ha dato il voto….CHE DELUSIONE…..