Circa un anno fa nella trasmissione televisiva Vieni via con me, lo scrittore Roberto Saviano si occupò in un lungo monologo della situazione delle mafie al nord, più precisamente della ‘Ndrangheta calabrese in Lombardia e nell’interland milanese. Non so chi di voi ricorderà la reazione del ex Ministro degli Interni Maroni e di tutta la lega Nord: “Come ministro e ancora di più come leghista mi sento offeso e indignato dalle parole infamanti di Roberto Saviano, animate da un evidente pregiudizio contro la Lega”, tuonava Bobo Maroni ma, non contento accusava lo scrittore anche di essere come l’inquisizione. Ma non è certo finita qua la “verde reazione” :“Resto sconcertato dalle ultime dichiarazioni rilasciate in una trasmissione di Raitre da parte di Roberto Saviano che ha accusato la Lega Nord di complicità con la Mafia”, affermava il capogruppo regionale della Lega Edoardo Rixi. Subito tutta la macchina del fango,Tg1, Tg4 ,Tg5, Studio Aperto,Il Giornale e Libero, iniziò a difendere a spada tratta il Carroccio e a demonizzare l’autore di Gomora.Ma cosa aveva detto di cosi grave Roberto Saviano? Ascoltiamo insieme.
http://www.youtube.com/watch?v=ifpvC38KWZ4&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=KTXhr_8kiCk&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=9kJzZalxfA0&feature=related
Oggi è passato quasi un anno da questo splendido discorso e dalle accuse che sono seguite, e proprio pochi giorni fa è arrivata la sentenza di primo grado per il processo portato avanti da Ilda Boccassini. Tutti ora parlano di sentenza dei record: 110 condanne e 8 assoluzioni. La condanna più alta, 16 anni, è arrivata per Alessandro Manno, capo della “locale” di Pioltello, 14 anni è stata la pena per Vincenzo Mandalari e per Cosimo Barranca, indicato come il boss della cosca di Milano. Pasquale Zappia, considerato come il capo dei capi della cupola lombarda è stato condannato a 12 anni. Pasquale Valdes ex sindaco di un piccolo paesino in provincia di Pavia è stato condannato a un anno e quattro mesi, pena sospesa, per turbativa d’asta.Non mancano le pene per i colletti bianchi:molti manager e direttori infatti sono finiti dietro le sbarre, su tutti è giusto ricordare l’ex direttore sanitario della Asl di Pavia e Pietro Pelillo presente nei cda di molte aziende legate alla regione Lombardia. Non poteva mancare all’appello, ovviamente, la massoneria che trova in Pino Neri un suo esponente di spicco.C’è tutto quello che serve, purtroppo, per rendersi conto che la Ndrangheta non è più un fenomeno della Calabria ma è un gruppo malavitoso che agisce in tutta Italia, così come la Mafia e la Camorra. In tempi di crisi economica sarebbe il caso di combattere seriamente e duramente le Mafie italiane, prima di tutto cercando di eliminarle dallo Stato.Le cosche e le ndrine, come testimoniano le recenti inchieste, hanno il potere di ricattare e di gestire dalla stanza dei bottoni la situazione.Insomma non bisogna mai dimenticare le parole di Antonino di Matteo, pm di Palermo, Uno stato che non avesse la forza di processare eventualmente, anche se stesso, sarebbe uno stato non credibile, che per sempre potrebbe essere sottoposto all’arma di ricatto di chi in Cosa Nostra sa. Ne potremmo catturare 10,100,1000 latitanti o uomini d’onore, ma fino a quando Cosa Nostra avrà la forza tramite le sue conoscenze di ricattare uno stato debole, noi non avremo mai debellato il fenomeno mafioso”. Questo discorso ovviamente vale per ogni organizzazione criminale.
Tornando alla “medievale” Lega ,sempre pronta a sputare sul Sud Italia , sul tricolore,sulla Costituzione e su qualsiasi altra cosa stia sotto Bologna, per caso qualcuno ha sentito qualche esponente del partito parlare della sentenza e scusarsi con Roberto Saviano? Forse avranno perso la parola dopo la creazione del Ministero della Coesione territoriale e la scomparsa di quello sul federalismo? O più semplicemente non rientra nel Dna del leader del celodurismo, Bossi ,dire di aver sbagliato? Ecco, ora ho capito e ho trovato finalmente la soluzione: ai leghisti basta l’ epica acqua del Po, bevuta sul Sacro Prato di Pontida per purificare l’immacolata coscienza padana.W NOSTRA SIGNORA DELL’IPOCRISIA.
L’estensione al Nord delle Mafie (ndrangheta in particolare) è un fenomeno datato di anni e sempre più attuale. Chi lo nega o lo minimizza fa un errore imperdonabile. Mi ricordo che negli anni 70 e 80 molti negavano l’esistenza delle Mafie nel Sud della penisola. Negli anni 90, nell’ hinterland campano c’erano molti che negavano la presenza della Camorra.
Non vorrei che si continuassero a ripetere gli errori del passato.
Un bravo a Kriptonite per la diffusione di tematiche del genere. La leggo sempre con attenzione, quando ne ho il tempo.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/30/corruzione-ndrangheta-rifiuti-grandi-opere-sistema-lombardia-sempre-nero/174229/