La Commedia più brillante dell’anno, “Scialla! (stai sereno)” è il film della settimana su L’indifferenziato.
Le altre uscite del fine settimana: il nuovo episodio della saga di Twilight, “Breaking Dawn – Parte 1” di Bill Condon, il thriller storico “Anonymous” di Roland Emmerich, la commedia “il mio angolo di paradiso” di Nicole Kassell, ed infine il western coreano “Il buono, il matto, il cattivo” di Kim Jee-woon.
“Scialla! (stai sereno)” è un film di Francesco Bruni, che per la prima volta si cimenta dietro ad una macchina da presa, dopo aver fatto lo sceneggiatore in diversi film, tra i quali “Ovosodo”, “Caterina va in città” e “La prima cosa bella” (dove ha vinto il David nel 2010 per la sceneggiatura) sempre per la regia di Paolo Virzì. Bruni ha ottenuto con questo film un riconoscimento, il Premio Controcampo (per i lungometraggi narrativi) alla 68a mostra di Venezia. Presenti nel cast: Fabrizio Bentivoglio, Barbora Bobulova, Filippo Scicchitano, Giuseppe Guarino e Prince Manujbeya.
Scialla è un’espressione tipica del gergo giovanile romano che traslato per i non abbienti sta per «stai sereno», «stai tranquillo», «stai sciolto», «lascia stare», l’inglese «take it easy». Roma fa da cornice alle storie e alle avventure del giovane Luca (l’esordiente Scicchitano) e alla solita routine di Bruno (Fabrizio Bentivoglio), ex professore del nord che impegna il suo tempo in lezioni private e nello scrivere libri per commissione. I due apparentemente così diversi scopriranno da subito avere un legame, il legame di sangue. Infatti la madre del ragazzo si presenta come un fantasma del passato, con le sue rivelazioni. Luca non è nient’altro che il figlio, di cui lui ignorava l’esistenza, di Bruno. La donna in procinto di partire, decide di lasciare il figlio con il professore.
Una bella pellicola italiana da vedere, non certo la solita commedia generazionale, insomma niente a che vedere con”Notte prima degli esami” ecc… dove “finalmente” c’è un adolescente vero con i suoi tormenti, raccontati con la massima semplicità, senza alcuna predica o volgarità. Cercando di rappresentare “Il giovane” conla sua voglia di iterazione, di scambio, di comunicazione e non come “Il giovane” che si chiude in sè, senza alcuna aspirazione. E’ proprio quello che il giovane Luca cerca e vede in Bruno, una guida, come può essere un vero padre. Viene rappresentato “Il giovane di oggi” chiuso e austero, ma che ha bisogno solo di stimoli ed anche sostegno. Molto bello e divertente il mix di dialetti, tra il romano e il veneto del professore.
Una battuta tratta dal film:
Bruno: “Eravamo rimasti a…?”
Tina: “La prima volta che ho fatto DP.”
Bruno: “DP…?”
Tina: “Doppia penetrazione.”
Bruno: “Giusto. Bisogna che mi faccia un glossarietto, sto perdendo colpi.”
Buona visione! Ecco il trailer…
http://www.youtube.com/watch?v=ep1Crh6pY5o