“Danziamo, danziamo… altrimenti siamo perduti. (Pina Bausch)
Il nuovo lavoro di Win Wanders, biografico, dedicato alla coreografa tedesca Pina Bausch, è il film della settimana su L’Indifferenziato.
Le altre uscite del weekend: la commedia americana “Sex List” di Mark Mylod, i film d’azione “Il domani che verrà – The Tomorrow Series” di Stuart Beattie e “Warrior” di Gavin O’Connor. Per quanto riguarda il cinema italiano, la commedia “La Kryptonite nella borsa” di Ivan Cotroneo ed il comico “I Soliti Idioti” di Enrico Lando.
“Pina 3D” è stato presentato fuori concorso al 61° Festival di Berlino. Pina Bausch è una delle più importanti coreografe della Storia recente, nome di punta di quel teatro-danza che, a partire dagli anni Settanta, ha rivoluzionato la concezione della danza contemporanea. L’amicizia tra Win Wanders e Pina Bausch nasce nel 1985 quando il regista vide per la prima volta “Café Muller”, e nel 2008 decisero di realizzare un progetto insieme, ma si interrompe un anno dopo per la morte prematura della stessa Bausch. Wanders decide di continuare il film, ma completando con la tecnica del 3D.Il regista ci guida in un viaggio sensuale e di grande impatto visivo, seguendo gli artisti della leggendaria compagnia Tanztheater Wuppertal sulla scena e fuori, nella città di Wuppertal, il luogo che per 35 anni è stato la casa e il cuore della creatività di Pina Bausch. Il film presenta alcuni dei pezzi più noti di danza di Pina Bausch nel Tanztheate, quattro brani: “Le sacre du printemps” (La sagra della primavera), “Café Müller” (un caffè nella città tedesca di Solingen, dove Bausch è cresciuta), “Kontakthof”, e “Vollmond”, integrati con interviste ed ulteriori scene.
Wenders ritrova quella materia che sa ben modellare, con un forte impatto emozionale, riecheggiando il suo cinema e molti temi a lui cari, come un fotografo. Immagini di Wuppertal con luoghi industriali o naturali, dando nuova vita ai passi di danza, con una nuova tensione che invoca o provoca il limite. Qui la grande Pina Bausch all’interno della sua casa, che danza soavemente, in un insieme, dove i gesti e le movenze sembrano cozzare tra di loro. Un film sicuramente d’impatto, forte, dove prevale questa unione della grande forza espressiva ed emotiva della danza ed il gusto visivo di Wenders.
“E’ danza, è teatro, o è semplicemente: VITA, AMORE, LIBERTA’, LOTTA, DESIDERIO, GIOIA, DISPERAZIONE, UNIONE, BELLEZZA, FORZA.”
Ecco il treiler. Buona Visione.