Finalmente per il nostro consueto appuntamento settimanale possiamo annoverare una brillante commedia italiana, “Missione di pace” dell’esordiente Francesco Lagi, scelto come film della settimana su “L’Indifferenziato”.
Le altre uscite della settimana: su tutte, il film d’animazione “Le avventure di TinTin – il segreto dell’unicorno” firmato da Steven Spielberg e il vincitore del festival di Venezia 2011, “Faust” di Aleksander Sokurov. Proseguiamo con le commedie, “Johnny English la rinascita” di Oliver Parker e “L’amore all’improvviso – Larry Crowne” di Tom Hanks, l’horror “Insidious” di James Wan. Per i film di casa nostra, oltre “Missione di Pace”, il noir “Falene” di Andrés Arce Maldonado, la commedia “La peggior settimana della mia vita” di Alessandro Genovesi e il drammatico “Quando la notte” di Cristina Comenicini.
“Missione di Pace” di Francesco Lagi, con l’ aiuto alla scenggiatura di Umberto Contarello, presentato al Festival di Venezia 2011 nella sezione Settimana Internazionale della Critica, è stato accolto con un fragoroso e accattivante applauso dalla platea lagunare. Nel cast presenti Silvio Orlando, Alba Rohrwacher, Francesco Brandi, Filippo Timi e Tommaso Ragno.
La storia ha per protagonista il capitano Vinciguerra (Silvio Orlando) alla guida di un manipolo di soldati, tra cui Maria Pettariello (Alba Rohrwacher) e Quinzio (interpretato dal cantante Bugo), in una comica e avventurosa missione di pace dall’Italia fino ai Balcani per catturare un criminale di guerra. Quello che il Capitano non può immaginare è di dover affrontare la sua missione a fianco del suo peggior nemico: suo figlio Giacomo (Francesco Brandi), un agguerrito pacifista. Questa stramba commedia, con mangiatori di orsi e partite a Risiko, carri armati fuori controllo, sogni di rivoluzioni e Che Guevara (Filippo Timi) in crisi si svolgerà tutto intorno a questo rapporto padre/figlio in antitesi con i loro ideali, che alla fine avranno una certa contaminazione.
Una commedia molto originale che si spinge ben oltre andando completamente “a pescare” tutti quegli elementi che possano portarla verso il grottesco e il surreale. Lagi non utilizza i temi e i mezzi della commedia italiana (ahimè ormai ovunque) degli ultimi anni e questa già è una scelta forte, ma sicuramente d’ammirare. Il film nel suo intento di certo si ispira a “M.A.S.H.” e “Mediterraneo” per l’ironica dissacrazione dell’assunto. Quello che viene messo in campo sono la guerra, le ideologie, ma tutto portato all’estremo grazie alla caratterizzazione dei personaggi: l’imbranato Vinciguerra, la giovane recluta, lo sciocco pacifista, il Che Guevara in crisi.
Non resta che rinnovarvi l’appuntamento per la prossima settimana, buona visione.