San Giovanni Incarico. Martedì 27 settembre 2011.
Una delegazione dell’Indifferenziato ha assistito al Consiglio Comunale, tenutosi presso il Centro Polivalente.
Da ormai troppo tempo, mancava la presenza giovanile, come ha sottolineato l’Assessore Ambiente Cultura e Turismo Daniele Piccirilli nel corso della seduta, introducendo ai presenti la nostra iniziativa. All’atto di scioglimento della stessa, la nostra richiesta di prendere parola è stata accolta positivamente. Simone Casinelli, in qualità di portavoce dell’Indifferenziato, ha potuto così concretizzare l’intervento da noi fortemente voluto. Il nostro intento era quello di formalizzare la realtà dell’Indifferenziato e di informare le autorità presenti dei nostri obiettivi. Riteniamo infatti che i giovani si stiano allontanando sempre più da una politica locale, come nazionale, che non sembra in grado di alimentare sogni e speranze. Noi ci proponiamo di invertire questa tendenza, stimolando i nostri lettori ad avere una maggiore sensibilità nei confronti dei problemi del nostro Paese e una crescente partecipazione alla vita politica. Dal nostro punto di vista, gli atteggiamenti indifferenti vengono alimentati da un clima politico monotono e poco costruttivo, ma anche dalla mancanza di informazione, che impedisce al singolo cittadino di costruirsi una propria opinione. Ci proponiamo dunque come raccordo tra le istituzioni e la cittadinanza, assicurando quell’ imparzialità politica che riteniamo fondamentale per la nostra credibilità. Inoltre, durante l’ intervento, abbiamo sottolineato che questo portale in poco meno di due mesi ha collezionato più di 9.000 visite, con una media di 160 visite al giorno e più di 44.000 pagine viste, a testimoniare la grande partecipazione e la sete di notizie del pubblico. Abbiamo infine richiesto un’intervista alle tre forze politiche presenti: l’attuale Sindaco e i rappresentanti dei due gruppi di minoranza. Dato che la proposta è stata accolta positivamente, a breve verranno effettuate e pubblicate tali interviste.
– Il Consiglio Comunale del 27 settembre 2011 si è aperto con un minuto di silenzio in memoria delle vittime della strage della fabbrica di Arpino e dei militari caduti in Afghanistan. Il primo punto all’ordine del giorno riguardava la donazione fatta dall’artista di origine sangiovannese Federico Tanzi. La legge infatti prevede che una donazione può essere accettata solo a seguito della delibera del Consiglio, che all’unanimità ha votato favorevolmente. Il Sindaco Antonio Salvati ha poi introdotto il tema complicato della gestione economica delle casse comunali, dichiarando che l’amministrazione si è trovata davanti ad un disavanzo che si aggira attorno al milione di euro nel 2007, nonostante nel 2002 ci fosse un avanzo economico di circa 500mila euro, lasciato dalla sua passata amministrazione. Salvati ha poi aggiunto come sia stato possibile attuare le iniziative sul territorio locale solo grazie agli stanziamenti dell’Unione dei Comuni. Nell’ottica di raggiungere un certo livello di risanamento, il primo cittadino ha affermato di aver effettuato una serie di tagli alle spese del Comune. Inoltre ha illustrato i vantaggi economici derivanti dalla raccolta differenziata porta a porta che a parer suo, oltre a creare posti di lavoro, ha portato ad un maggiore livello di pulizia delle strade.In particolare vogliamo sottolineare che Salvati ha affermato che il bilancio comunale, essendo documento pubblico, è visionabile dall’intera cittadinanza. L’Indifferenziato si propone dunque di vantare tale diritto nell’immediato, per offrire ai propri lettori una valutazione oggettiva dello stato di fatto delle cose. Continuando con i contenuti del Consiglio, riportiamo la dura critica del Sindaco nei confronti del comizio tenutosi domenica scorsa in piazza, non condividendo in particolare le accuse nei confronti dell’opposizione, giudicando costruttiva quella portata avanti dagli unici tre consiglieri di minoranza presenti: Marco Di Santo, Giampiero Rampini e Mario Fallone. Salvati ha poi annunciato i prossimi lavori pubblici che saranno effettuati a seguito di alcuni finanziamenti regionali ottenuti. Tali migliorie in particolare riguarderanno la rotatoria, il belvedere e l’ingresso di via Matrice, giudicato troppo pericoloso. Inoltre ha spiegato come è stata richiesta una cospicua sovvenzione per l’ampliamento dell’attuale piazza Falcone Borsellino. Il Consiglio Comunale è poi proseguito con la lettura degli articoli previsti dai successivi punti all’ordine del giorno, con le relative votazioni.
Esporre il bilancio comunale,così come le attività in genere dei nostri ‘primi cittadini’, in un giornale come questo è un’ottima operazione,perchè fa in modo che tutti comodamente e in modo rapido possano esserne al corrente(pochi sangiovannesi hanno il tempo e il modo di andare a leggere le carte del municipio o di assistere al consiglio).
Si renderebbe tutto molto più pubblico e trasparente.Gli stessi amministratori saranno in tal modo (si spera) ancor più responsabili e attenti alle iniziative e ai lavori municipali.
Quindi vi ringrazio preventivamente sperando che tutto questo possa essere fatto,per il bene comune.
Giornale finora perfetto, ma con questo articolo cade nella trappola della stampa nazionale, cioè il politico di turno dice il falso ed il giornale lo ripete. Intanto il falso arriva alla gente, poi per correggere l’informazione non c’è tempo. Ad esempio se un amministratore prende un mutuo, ad esempio 12 milioni di euro, le casse del comune sono piene di soldi, se poi lascia da pagare le rate del mutuo al sindaco che viene dopo, lui fa bella figura e chi viene dopo fa la figura di quello che spende i soldi mentre in realtà paga solo i debiti.
Non sono assolutamente d’accordo con te. Ricorda che quel politico che ha parlato aveva di fronte a se una minoranza, che poteva benissimo dire la stessa cosa che dici tu, se non fosse stata d’accordo. Oppure sicuramente non era d’accordo, però sono rimasti in silenzio. Ma di sicuro non siamo noi del giornale che cadiamo nella banalità, ma chi non ha detto la propria idea in un consiglio comunale. Come dice in basso PiccolaIena, noi abbiamo riportato fedelmente il consiglio, non le parole di un singolo politico. Se nessun altro ha smentito, non è colpa nostra.
Caro amico…l’indifferenziato non mi pare abbia influenze politiche.E’ un giornale asettico.Il nome stesso lo chiarisce.E le notizie riportate sono trasparenti e incontaminate.Spero restino tali.
La perfezione è un’astrazione che non dovrebbe essere nemmeno desiderabile in quanto disumana.
Caro scemodelvillaggio…Noi ragazzi dell’Indifferenziato non abbiamo fatto altro che riportare FEDELMENTE le parole dette durante il consiglio comunale. Infatti come puoi notare sono state usate sempre e solo espressioni come “ha dichiarato”, “ha affermato”, “ha illustrato”, proprio per sottolineare che la cornaca della seduta non è una nostra rielaborazione ma un modo semplice per riferire a chi non era presente quello che è stato detto. Esattamente come abbiamo fatto nel caso del comizio. Il pensiero individuale è ben altra cosa. Ognuno di noi infatti ha una propria opinione a riguardo. Ci è sembrato comunque il caso di INFORMARE i lettori su ciò che abbiamo visto e sentito. Da qui possiamo iniziare infinite discussioni, anzi lo auspico!
Ovviamente la mia risposta era riferita all’amicodelvillaggio.
Ma amicodelvillaggio quale alternativa proporresti all’informazione acritica delle “false” vicissitudini politiche? per caso quella di fare come le tre scimmiette, non vedo, non sento, non parlo?
Oltretutto questo blog non è gemellato con il Tg4 🙂
Tanto di cappello allo spirito d’iniziativa di questi ragazzi!
l’alternativa è quella di riportare i fatti e non le opinioni, e tutti sappiamo la differenza per esempio che c’è in Italia tra la situazione economica vera e come la descrivono gli interessati, ministri, segretari di partito, etc., da un giornale di giovani ci si aspetta questo.
Non ci siamo! Forse non si è entrati nello spirito del giornale, e bisogna capire COS’E’ la giusta informazione, sicuramente non è dire quello che vogliamo. L’articolo è basato su un consiglio comunale, dove OGNI CONSIGLIERE può esprimere il proprio pensiero in modo pubblico. Abbiamo deciso di fare questo primo passo tramite il consiglio comunale proprio perchè IN AULA ERANO PRESENTI TUTTE LE PARTI POLITICHE. In più questo è un semplice articolo per informare i cittadini di cosa è stato detto in questo consiglio e ovviamente anche quello che NON E’ STATO DETTO.
NON SIAMO POLITICI.
Per GARANTIRE la nostra imparzialità (e la nostra credibilità ) non possiamo schierarci, mi sembra più che ovvio.
E già ,bisogna essere asettici, imparziali sempre.Riportare fedelmente quello che si ascolta senza interpretare, anche le bugie di un dittatore, è questa l’informazione. Non esprimere mai giudizi neanche di fronte alle ingiustizie. L ‘informatore deve essere come un registratore, registrare ciò che sente, anche se è propaganda architettata bene da chi gli è di fronte. Ben venga l’intervista, quale migliore occasione per l’intervistato di fare un po’ di campagna elettorale. Poi le sue parole verranno forse smentite dalle carte se mai qualcuno potrà accedervi. Buon lavoro!
Infatti ho scritto sopra “giornale finora perfetto”, sto criticando l’impostazione di questo articolo, non l’iniziativa bellissima dell’indifferenziato.com
noi infatti parliamo proprio dell’articolo.
questa è la mia risposta di prima.
Non sono assolutamente d’accordo con te. Ricorda che quel politico che ha parlato aveva di fronte a se una minoranza, che poteva benissimo dire la stessa cosa che dici tu, se non fosse stata d’accordo. Oppure sicuramente non era d’accordo, però sono rimasti in silenzio. Ma di sicuro non siamo noi del giornale che cadiamo nella banalità, ma chi non ha detto la propria idea in un consiglio comunale. Come dice in basso PiccolaIena, noi abbiamo riportato fedelmente il consiglio, non le parole di un singolo politico. Se nessun altro ha smentito, non è colpa nostra.
L’articolo vuole essere un punto di partenza. Questo è quello che è stato detto durante il consiglio comunale, così come l’articolo precedente riportava le dichiarazioni fatte durante il comizio. Il tutto senza censura e senza rielaborazioni. A questo punto: NE VOGLIAMO PARLARE?
L’articolo è asettico ma di certo non lo è il mio pensiero o quello degli altri.
Personalmente come prima critica a quello che ho visto e sentito non posso non menzionare la totale passività dei presenti. Come potete notare dalla cronaca della seduta, nessuno si è permesso di contraddire le dichiarazioni fatte dal sindaco, nonostante la minoranza fosse presente con 2/3 rappresentanti. Inoltre secondo me un discorso delicato riguarda la raccolta differenziata. Io credo che sia stato travisato un pò il senso ultimo che questa attività ha. Innanzitutto sarebbe stato il caso di sottolineare che la raccolta differenziata va fatta perchè è di preminente interesse ambientale attuarla. I risparmi che possono derivarne sono secondo me aspetti secondari. E’ ovvio che al san giovannese in generale interessa di più il rendiconto economico, piuttosto che un’adeguata forma di tutela dell’ambiente.
Fare delle osservazioni il meno possibile strumentali, anche all’interno di un articolo, non vuol dire necessariamente parteggiare per qualcuno. Detto questo, i complimenti per l’iniziativa e per il modo in cui viene e verrà svolta (apoliticamente, anche se non amo molto questo termine) sono d’obbligo.
Solo una cosa, però…non sarebbe il caso di intervistare in primis quella “opposizione” che è stata in silenzio durante “l’arringa” del sindaco?!?!
P.S. ricordo a tutti gli iteressati che i consigli comunali sono pubblici e pertanto possono intervenire legittimamente – anche con la formulazione di domande – tutti coloro che lo volessero.
Per quanto ne sapevo io i cittadini non possono intervenire durante il consiglio, a meno che non sia un consiglio APERTO. Infatti il nostro intervento ha avuto luogo dopo lo scioglimento della seduta.
L’intervista è stata proposta e verrà realizzata sia all’attuale sindaco che ai rappresentanti delle due minoranze.
Almeno secondo me, hai individuato correttamente un tratto distintivo di una certa “sangiovannesità”!
Mi viene in mente un passaggio del resoconto sul comizio di Rinascita Sangiovannese:
”Il Comitato accusa l’Amministrazione [..] in quanto il nostro Paese è solamente danneggiato dalla discarica e non ha avuto alcun beneficio economico-occupazionale da questa.”
Immagino (anzi, spero) di aver interpretato male il senso delle parole di Rinascita. Ma, mi sembra come dire che con qualche “beneficio economico-occupazionale” saremmo tutti un po’ meno infelici e scontenti nell’avere una discarica tra il fiume Liri e il fiume Melfa, a due passi dalle nostre abitazioni.
Evidentemente ho cliccato dove non dovevo. Scusate 🙁
L’intenzione era di rispondere al post di PiccolaIena dove scrive “E’ ovvio che al san giovannese in generale interessa di più il rendiconto economico, piuttosto che un’adeguata forma di tutela dell’ambiente.”
bella iniziativa. Spero che nell’intervista vi farete spiegare il perché facciamo la raccolta differenziata con l’unione dei comuni, e continuiamo a pagare la TARSU al comune, che è sempre + alta.
Posso permettermi di spiegarlo in ‘stampatello’?
L’indifferenziato NON HA ideologie politiche.
E’ chiaro che gli autori,essendo persone come tutte le altre avranno le loro preferenze.Ma non troveremo mai articoli di parte,semmai leggeremo le loro idee tra le righe dei loro commenti.Perchè è chiaro che siamo in democrazia.Ed è qui che viene il bello.Ognuno può dire la sua senza correre il rischio che gli si sputi addosso o peggio di ricevere ipocrite querele.
No, chi l’ha detto che a noi sangiovannesi interessa il rendiconto economico? A noi interessa solo la tutela dell’ambiente tanto siamo ricchi, tassa più ,tassa meno, chi ci fa caso!
L’impostazione di questo articolo, come l’impostazione di tutti gli altri di questo giornale è sempre la stessa : riportare i fatti cosi come sono accaduti, senza esprimere un giudizio, negativo o positivo che esso sia. Tutto ciò è fatto nell’intento di creare un dibatitto partendo dalla base offerta dai reali fatti accaduti, per tutti i giudizi personali basta commentare, o rispondere a commenti fatti da altri, creando di fatto quel “dibattito” citato appena sopra in questo commento.
Quindi caro amicodelvillaggio, se speri di trovare in questa sezione un editoriale che sia un “J’ accuse” verso qualcosa o qualcuno, devo deluderti ma non accadrà!
C’è da fare una piccola precisazione, come gli altri articoli di politica locale, negli altri invece si parte dalla notizia e si da la propria interpretazione. l’obiettivo è sempre lo stesso creare dibattito e scambio di opinioni.
Esattamente!Ci sono sezioni in cui a partire dalla notizia si espongono le proprie interpretazioni e sezioni, come questa, in cui si riporta soltanto il fatto, per poi procedere, si spera, con un dibattito costruttivo!
Vorrei sottolineare un’altra cosa:
Poche persone hanno letto questo articolo, cercate di aiutarci tutti, anonimi o meno, a diffondere il più possibile l’articolo e soprattutto il dibattito. Solo cosi possiamo pensare di cambiare qualcosa.
Finalmente si parla, si discute.
Questa è politica.
Un applauso ai ragazzi dell’indifferenziato. Non preoccupatevi, le critiche ci sono e ci saranno. Sempre. Concordo con l’Irlandese: diffondete gente, diffondete.
A presto
Sono completamente d’accordo con White Riot. Finalmente, dopo tante critiche, si è capito il senso de “L’indifferenziato” e soprattutto si cominciano a vedere i primi risultati. Continuate e continuiamo così…
concordo… trovo l’iniziativa lodevole, ho letto l’articolo e mi sembrava una vera cronaca dell’accaduto, tutte queste riflessioni personali da parte dell’indifferenziato non le ho trovate, è comodissimo avere una diffusione delle notizie in questo modo perchè ci da la possibilità di conoscere, comprendere e riflettere. Le discussioni fanno crescere tutti, aldilà dei pensieri personali di ognuno. Bene….
anzi… BRAVI
Certo, assistere ad una seduta di un Consiglio Comunale durante la quale l’opposizione, o le opposizioni, non apre bocca per contestare la politica, specie in tema di gestione economica, del Sindaco è davvero singolare.
O questo Sindaco è un fenomeno; o questa opposizione non è poi così tanto opposizione.
La seconda che hai detto!
A differenza di ciò che succede al parlamento,dove l’opposizione passa le giornate a contestare il premier,qui abbiamo un’opposizione sodomizzata.
Ragazzi,avete per caso trovato dei frustini o manette in pelliccia all’interno del centro polivalente?
Perchè a livello nazionale l’opposizione passa, veramente, giornate a contestare il premier?
Ho qualche dubbio…contestare il premier in parlamento significherebbe presentare quotidianamente ordini del giorno su: conflitto di interessi, antitrust, Legge sulle rogatorie internazionali, Depenalizzazione del falso in bilancio, legge Cirami, Lodo Schifani, Legge Gasparri, Legge Pecorella, Legge Ex Cirielli, Lodo Alfano, condoni, Trmonti Bis, P2, P3, P4, Rubi Rubacuori, Lavitola, Tarantini, Bertolaso, D’Addario, il lettone di Putin, legge elettorale…alè!
Grandissimo Riot…io la penso come te…faccio un esempio…Di Pietro si batte tanto per l’abbassamento degli stipendi parlamentari. Tu e tutti quelli del tuo partito, stipendiati dale casse pubbliche,iniziate a donare 2000 euro al mese a una casa famiglia o ad un canile, che so a 10 operai che sono in cassa integrazione con tre figli a carico e la moglie casalinga. Proponi qualcosa di concretamente attuabile,non riempirti la bocca di cose che ormai ci siamo pure stufati di farcele piacere. Di Pietro! Berlusconi e’ quello che e’ e se ne e’ accorto il mondo intero, si sa che sta li’ per farsi i cazzi propri e per sottrarsi alla giustizia, e’ inutile che continui a dirgli di dimettersi, credo proprio che non lo fara’. Sfrutta l’effetto sorpresa, dai un colpo a questa melma fangosa. Dimettiti. Giustifica il fatto dicendo che sei profondamente indignato dal modo in cui adesso si fa politica, sei rabbrividito dalla poca classe ed eleganza del Premier, terrorizzato da una possibile uscita di un nuovo cd di Apicella (ha venduto 2000 copie solo nella zona di Monza), annichilito dal tonfo che la nostra immagine ha fatto risuonare, cadendo maldestramente dal palcoscenico mondiale con le barzellette sempre del solito.E proponi un giovane. Una faccia pulita. Presenti una lista, dove chi vuol fare il Ministro degli Insaccati, come minimo deve avere l’esperienza, la passione, la precisione, la serieta’, la conoscenza e la scienza di Loreto (in Vignarola Park Lane)..PREDICA E AGISCI!
essere in opposizione è molto più semplice che essere a governo. Avete presente la differenza tra teoria e pratica? fateci caso ogni gruppo politico che è all’opposizione ha sempre, tranne qui a san Giovanni, idee e soluzioni perfette…… poi vanno in maggioranza e non fanno nulla………
“Il governo della Passatella”
Che Meraviglia!!!
Ho ricevuto, per caso, la comunicazione dell’esistenza di questo sito e, la curiosità, mi ha spinto a entrare e leggere tutto ciò che avete pubblicato.
Sono molto colpito dagli articoli pubblicati nell’home page.
Le espressioni e il contenuto sono molto elevati, meno i commenti!!!
Internet, permette a tutti di esprimere le proprie opinioni e la libertà è anche quella di scrivere sciocchezze!!!
Manco (in senso metaforico) da San Giovanni Incarico da tempo.
E’ comprensibile l’entusiasmo di voi tutti nel voler cambiare il linguaggio e le regole della comunicazione. Il presente, e ancor più il futuro, è, e sarà governato da internet e da una comunicazione veloce ed elastica, sempre meno legata all’eloquenza e al ragionamento classico.
Ho letto del gioco della “passatella”.
Le regole del “padrone” e del “sotto”.
La birra, l’amico, il nemico, l’olmo, l’olmacchio, legato, legittimo e via descrivendo.
Ho letto del dibattito sull’opportunità di scrivere e di partecipare ai Consigli Comunali, da parte dei portavoce di questo sito.
Il mio parere è molto vicino a quello dell’amicodelvillaggio.
Se si esce dal web, si accettano le regole della “vecchia politica”.
Regole che rispecchiano quelle della “passatella”.
Quando il leader è “padrone”, gestisce la birra invitando “legittimo”.
Quando il leader è “sotto”, pretende l’invito “legato”, così da gestire la birra a suo piacimento.
Il leader rimane sempre lucido per gestire il potere, fa bere la birra alle persone a lui asservite, così da permettere loro di umiliare i nemici, acquisendo il compiacimento.
I nemici, restano nemici, sin quando il leader non concede loro di bere.
Quando accade, dimenticano in un istante il passato, e si schierano al fianco del leader come se nulla fosse, più astiosi e combattivi dei vecchi fedeli alleati.
Vi sono altri interpreti della “passatella”: gli spettatori.
Coloro che sono alle spalle dei giocatori.
Nutrono lo stesso astio dei giocatori.
Aizzano il giocatore contro il proprio nemico.
Vivono la propria soddisfazione nella sconfitta del giocatore nemico e nello spettatore nemico.
Sperano di sedere un giorno al tavolo e di “treziare” le cinque carte per scoprire con orgoglio il proprio “frush”.
Ricordo con tenerezza un personaggio ormai scomparso del Paese: Mimmo.
Quando tra noi giovani si parlava di “ideali”, di filosofia, di storia politica, del “futuro migliore”, di libera espressione, lui si avvicinava, ascoltava con apparente interesse e, poi, interveniva dicendo: ”va beh, tu si studiat e parl accusì, ma ………. se po’ sapè tu co chi stai? …..tu si dei nostri? (non si è mai capito, però, chi fossero i nostri!!!!)
Perché per il “governo della passatella”, non è importante quello che pensi, ma “con chi stai”.
Amico o nemico.
Non è importante se oggi sei nemico, perché domani potresti essere amico.
Come diceva sempre Mimmo: “ti devi schierare”. “Non servi se non ti schieri”.
Devi essere individuabile.
Il mio consiglio?
Non schieratevi ragazzi.
Usate il web.
Non cadete nel gioco del “governo della passatella”, il rischio è di diventare come loro.
In bocca al lupo e, ancora complimenti agli autori degli articoli.
Salve Ulisse,
benvenuto su l’indifferenziato, continua a seguirci!
un piccolo appunto:
nella passatella non si cambia “amicizia di bicchiere” così facilmente! credo ci sia molta più personalità e rispetto.
Per il resto, sono sicuro che seguiremo la nostra linea.
Crepi il lupo.
Grazie per il tuo commento.
gran bel commento ulisse ti faccio i miei complimenti…..
ps…dipende comunque sempre con chi fai e hai fatto la passatella ti invito a partecipare a una delle nostre e sicuramente capirai con chi hai a che fare….
“amicizia di bicchiere”
Bel termine per definire un luogo comune!!!
Nella passatella, la birra è quella che conta.
E’ una filosofia di vita, che traslata nel quotidiano ti mette in guardia da tutto e da tutti.
Non è mai un’aggregazione a favore.
Si sta insieme fintanto che il nemico è comune.
Sono tuo amico perché il mio nemico è tuo nemico
Se il mio nemico diventa mio amico, noi diventiamo tuoi nemici.
Tutti possono emergere.
Il fondamento è avere un nemico, e non un amico.
Ci si siede intorno ad un tavolo per far ubbriacare il nemico o per farlo “all’olmo”
Queste sono le regole.
Da qui non si sfugge!
Se non sei in grado di sostenere questa filosofia, è meglio che non ti siedi.
Ho visto un giorno, in un’estate di circa trent’anni fa, un giocatore versare in un secchio oltre venti bottiglie di birra, e bere dal secchio il contenuto.
Ha dato vita ad un “personaggio”.
Come nel “cappotto di astrakan” di Piero Chiara.
Il dramma è quando questa filosofia di vita sconfina dal tavolo di gioco e invade la vita pubblica.
Siamo legati “dall’amicizia di bicchiere”, per sconfiggere il nemico comune, per denigrarlo, per emarginarlo.
Impedendo lo scambio di opinione.
Questo è il “governo della passatella”.
Il nostro Paese, la nostra Provincia, la nostra Regione, il nostro Governo Centrale è amministrato da giocatori di passatella. Così come tutte le associazioni civili e religiose: il consiglio di circolo, il condominio, il circolo pastorale, ecc. ecc.
Invece di riportare fedelmente (come voi dite) le parole del Leader, provate a riportare fedelmente le poche parole dei “cortigiani”.
Potrebbe essere più divertente e istruttivo, conoscere il “pensiero” di costoro.
Provate a intervistarli sulle tematiche comuni.
Potrebbe venir fuori una sorpresa: anche loro hanno un pensiero!
Vi confido che preferisco bere una birra conversando con i miei amici, piuttosto che stressarmi al gioco della passatella.
Dal mio punto di vista, l’aggregazione deve essere costruttiva; a favore di qualcosa o di qualcuno.
Non nego che anch’io ho praticato questo gioco.
Fortunatamente, da molto tempo, non mi diverte più.
Ma capisco che è un rito a cui non ci si può sottrarre.
In special modo per un Sangiovannese.
Basta che tutto rimanga circoscritto al tavolo da gioco.
Purtroppo, nel nostro contesto paesano, lo stile di vita della passatella ha emarginato le “idee”, ha distrutto il pensiero, ha chiuso il confronto.
Ha lasciato invadere la vita pubblica da “personaggi della passatella” che hanno il solo scopo “dell’amicizia di bicchiere”
Di nuovo, In bocca al lupo!
Caro Ulisse, hai fatto un’attenta osservazione. Nel realta’ di oggi, per effetto di una pesante massificazione e stagnante repulsione ad essere avanzati e al passo con i tempi nel modo di pensare, nel modo di ragionare, di guardare il mondo, di prendere sul serio le cose. Non si presta abbastanza attenzione al fatto che ci sono conseguenze inintenzionali e collaterali che compongono il nostro modo di agire ponendo in essere la sintesi di una causa e l’inizio di una conseguenza. Indissolubilmente questo meccanismo ha fatto si’ che la massa sociale e’ possibile inquadrarla come fosse un iceberg. Alla punta, ci sono le libere menti e al disotto del livello dell’acqua la mediocrita’ polarizzata verso il basso, con obiettivi tendenti al profondo buio e status symbol sempre meno sopraffini. Questo ha portato ad un abbassamento del livello di autostima, reprimendo e costringendo il conglomerato a rimanere sott’acqua. A San Giovanni, se non ci fosse la passatella si morirebbe di noia. Secondo me, a volte le persone litigano anche per noia. Quando si ha uno stretto e convulso contatto con le stesse persone, con le stesse cose, con li stessi usi, con le stesse abitudini si deve creare il caos, per poter parlare di qualcosa di nuovo. Allora si decide che per una mese, “quellola’”mi sta sulle palle, cosi’ ne avro’ per un bel po’. La stretta “campana”, in modo inequivocabile riporta la calma piatta e sorda. Credo che nessuno prendi la passatella con cosi’ tanto phatos, e’ solo un momento di forte interesse.
Che ci sia una traslazione dal tavolino al globale, sono d’accordo con te. Ma nel paese dove il tempo sembra non passare mai, dove il “panta rei” ha trovato difficile applicazione, dove il semplice risveglio ti da la gioia di vivere, bisogna “inebriarsi”! Evviva il “fermento” intellettuale!
PS: “Una birra senza schiuma e’ come una “patonza” (cit. Berlusconi)senza peli”
E no, caro il mio Satanico.
La passatella non è un modo per ammazzare la noia!
San Giovanni Incarico non è un Paese dove il tempo non passa mai!
Le persone non litigano perchè non sanno cosa altro fare!
La passatella non è un gioco!
Le regole della passatella sono le regole di vita per il Sangiovannese.
E’ un po’ come le regole della massoneria, della mafia, della camorra, della ndrangheta.
I bar sono le “ndrine”.
Attualmente la più potente è quella del bar della piazza del Comune.
Fare una passatella al bar della piazza del Comune è sicuramente diverso che farla al bar centrale oppure al bar della Fontana.
Una “ndrina” molto potente un tempo era quella del Platan bar, così come è sempre stato impossibile stabilire una “ndrina” nell’ex bar di Gina Renzi (qualcuno ci ha anche provato!!!).
Fare una passatella a Ceprano o a Pico, non ha lo stesso valore.
Il Sangiovannese esercita il potere della passatella solo nel proprio territorio.
E’ un po’ come per i Corleonesi esercitare il potere a casa propria.
L’umus è senz’altro importante.
Un Sangiovannese, oltre i propri confini, assume una veste totalmente diversa.
Oltrepassare il ponte di Isoletta lo rende vulnerabile.
Perde la propria identità.
Perde la figura del “personaggio” che si è creato all’interno del proprio territorio.
Se noi pensassimo ad alcuni “personaggi” del nostro Paese e con l’immaginazione li trasferissimo fuori del “cerchio magico”, non sarebbero nulla.
Morirebbero senza lasciare traccia!
Qui si sentono al sicuro.
Osannati perchè capaci di esprimere la propria personalità con le “regole della passatella”.
E se ne conta memoria anche dopo la morte.
Ricordando Foscolo, quando si fa visita al cimitero (il nostro non è certo quello di Santa Croce), sbirciando fra le lapidi, si ricordano le “gesta” di quello o di quel altro, non per aver lasciato indelebile segno della propria esistenza per meriti letterari, civili o altro che, ma per essere stato “personaggio” di una storia legata alle regole paesane della passatella.
C’è molto di positivo in quello che voglio esprimere, ma anche una profonda solitudine di idee.
Ed è quello che attraverso il web, senza l’invadenza dei “Signori della Passatella”, potreste riuscire a costruire per un futuro migliore del nostro Paese
In bocca al lupo!!!
P.S. complimenti al Satanico per la fluidità dei suoi scritti
L’inizio mi ricorda vagamente Chuck Palahniuk in “Fight club”. Prendo atto del fatto che e’ un piacere parlare con lei, caro Ulisse e non solo per i complimenti rivoltimi. Sarebbe per me, molto interessante conoscere la sua opinione anche su altri articoli.
PS:il sito, in ogni caso non ha fini politici, vuole essere un foglio bianco da riempire, nell’ora di matematica con la supplente di religione.
Il paragone tra le attuali dinamiche politico-sociali e le tacite regole del gioco alcolico preferito dai nostri compaesani ci sta tutto, corretta e precisa anche l’osservazione sui personaggi e il proprio limite territoriale, la veste eroica conquistata duramente in campo viene meno se si oltrepassa il magico luogo d’origine delle gesta, un po’ come l’effetto di un eventuale concerto di gigione e donatello in località padane!!!
Per me Ulisse ha dato ottimi spunti di riflessione sulla condizione stagnante in cui si trova la società italiana, e persino il riferimento ai precetti mafiosi non è così esagerato come ritenevo in principio, complimenti!
Ora però non continuate a nominare invano birra passatella e company.. viva l’acqua minerale naturale e lo strip poker!!! 🙂
Secondo me l’effetto “Gigione-Donatello”, lo pagano tutti quei “pesciolini” che sono cresciuti nel “piccolo stagno”, cosi’ a San Giovanni Incarico, cosi’ come a Forno di Zoldo (BL). Il prezzo da pagare per non essere cresciuti in citta’ e’ questo: ridimensionamento di se stessi e creazione di una propria autostima vera e propria, quella che pensavamo di non avere. Scoprire se stessi, rivalutarsi e crescere, come evidente dai nostri commenti precedenti, dal punto di vista della maturita’. A meno che non si favorisca a scuola, attraverso un associazione, in piazza “l’uscita libera oltre il Liri”.
Iniziativa davvero interessante quella di raccontare il consiglio comunale del proprio paese. Non se ne trovano molte in giro di cose come queste. Complimenti!
Vero, la politica a San Giovanni Incarico somiglia al gioco della passatella. Forse più di qualcuno questo gioco lo trova divertente,a me non diverte per niente anzi mi fa disperare.Vorrei che la passatella restasse un gioco da bar, che non influenzasse la politica paesana. Ma forse nei comuni sotto i 10000 abitanti la politica non esiste come non esiste il diritto. Esistono i rapporti personali, di parentela e il gioco della passatella. Per ottenere qualcosa che spetta di diritto non basta rispettare le regole, le procedure burocratiche ecc. si deve andare ad ossequiare il padrone. Io non ci vado a rendere omaggio al padrone, non ci sono mai andata, non ci voglio andare. Le conseguenze le potete immaginare… Un mio parente toscano che frequentava la scuola elementare sotto il fascismo si è preso un sacco di botte per non fare il saluto romano quando entrava la maestra, ecco noi più o meno stiamo così a San Giovanni, pochi se ne rendono conto perché il “saluto romano” lo fanno quasi tutti.
Dai, le due cose sono completamente distinte e non vedo la connessione. Dopo la passatella (che è solo un gioco da bar) “si festeggia” tutti insieme, è solo un momento d’aggregazione. Mentre hai pienamente ragione per quanto concerne i comuni sotto i 10000 abitanti, infatti non è politica, ci sono solo gli interessi di questo o di quell’altro. 🙁
A me sembra che “rapporti personali, di parentela e gioco della passatella” siano fenomeni piuttosto diffusi (purtroppo!), non solo in molti comuni sotto i 10000 abitanti ma anche nelle realtà più grosse. Direi che è una modalità ricorrente nel “modo” di far politica nazionale ma non solo. E’ un fenomeno direi “italico” che riguarda non solo la politica ma che caratterizza la nostra società in generale. Quante persone ci sono sui posti di lavoro (impiegati, dirigenti, operai, ecc), nel settore dell’istruzione, nella sanità, nei concorsi, nelle aziende ecc.ecc. che vanno avanti “favoriti” da conoscenze, raccomandazioni, parentele e “simpatie” varie? Credo ci sia, purtroppo, nella mentalità di molti, la convinzione che per ottenere qualcosa sia meglio chiedere a chi occupa posizioni privilegiate, piuttosto che cercare di provarci senza nessun “intermediario”. E’ altrettanto vero però che in alcuni casi, rivolgersi a quello o quell’altro, sembri l’unica via percorribile per arrivare ad un determinato risultato in tempi ragionevoli.
Giustissimo.Oggi se non ti fai raccomandare,E BENE,non lavori.C’è poco da fare.Va avanti chi ha il calcio più forte.Io spesso ho pensato di contattare Roberto Carlos.E è un discorso che vale in tutta l’Italia,san giovanni è solo una piccola realtà che rispecchia quella del suo stato.
Comunque ci sono raccomandazioni e raccomandazioni.Se uno ha del talento in uno specifico mestiere non fa nessun male ad avere una spinta.Ad esempio:se un giovane medico ‘colle palle’ si fa raccomandare e poi va a salvare delle vite a me mi sta più che bene.Il problema è quando il posto lo prende uno che ha strappato la laurea a forza di 22 e poi si va a mettere il camice.
il saluto romano?? “BELLAAAAA CI!..MORTE’!”
No, io no …
Raccomandato e me ne vanto!