“Se non ricordiamo non possiamo comprendere” (Edward Morgan Forster).
Gli uomini possono ricordare bene e a lungo ma anche dimenticare tutto e molto in fretta. Parallelamente, ci sono giorni che segnano storie e vite, lasciando un solco indelebile nella memoria dell’umanità: l’11 settembre è uno di questi. Il riferimento non è al 1973, anno in cui in Cile, Pinochet prese il potere con un golpe militare, instaurando una dittatura che avrebbe provocato più di 3000 vittime e causato la fuga di circa un milione di cileni. Di questi morti e fuggiaschi (costretti a scappare dalle loro terre e dai loro affetti) la società occidentale non ha quasi più memoria: sono stati sostituiti nella traccia mnestica collettiva da altri morti e storie di un altro 11 settembre, quello dell’anno 2001.
Gli attacchi terroristici alle torri gemelle del World Trade Center di New York, al Pentagono e il tentativo di attacco alla Casa Bianca da parte di un gruppo di al-Qaida (secondo la versione ufficiale delle autorità statunitensi), causarono la morte di circa 3000 persone. Davanti ad accadimenti del genere si rimane, almeno inizialmente, sbalorditi e senza parole. La criticatissima frase di Karl Heinz Stockhausen, che definì l’attacco alle Twin Towers come “la più grande opera d’arte mai realizzata“, per quanto censurabile, rende l’idea dell’impatto che quelle immagini hanno avuto nell’immaginario collettivo.
Ma cosa ha rappresentato quell’evento per tutto l’Occidente?
Gli attentati ai simboli del potere economico (le Twin Towers) e politico (il Pentagono) della nazione più potente e influente del pianeta sono la dimostrazione dell’estrema vulnerabilità delle società contemporanee. In una società aperta e complessa, come quella post-industriale, il rischio e la minaccia assumono una dimensione nuova e più ampia rispetto al passato.
Per molti anni, il popolo Occidentale si è illuso di vivere in un mondo sicuro dove ogni giorno era visto come una festa: una sorta di belle epoque caratterizzata dalla mancata percezione della propria vulnerabilità. Da questo punto di vista, l’11 settembre è stato una fine, la fine di quella inconsapevolezza.
Ma c’è dell’altro.
Gli specialisti dell’intelligence, dell’investigazione, l’FBI, la CIA erano a conoscenza da tempo del pericolo terrorismo e del problema sicurezza. Per loro, l’11 settembre non è stata una sorpresa (si è verificata soltanto una delle catastrofi che era possibile si verificassero), ma è stata sicuramente una pesantissima sconfitta. Nessun attentato sarebbe avvenuto se tutte le informazioni esistenti fossero state raccolte, ordinate e valutate in maniera rigorosa.
Fonti:
– F. Sidoti “L’investigazione e le scienze umane” Ed. Libreria Colacchi, L’Aquila, 2005
“Nessun attentato sarebbe avvenuto se tutte le informazioni esistenti fossero state raccolte, ordinate e valutate in maniera rigorosa.”
Indubbiamente è cosi e siccome ci sono troppe cose che non quadrano e non tornano nella storia di quel giorno, su tutte lo strano modo della caduta delle torri e la mancanza di un video che accerti con certezza cosa sia successo al pentagono ( una delle areee piu sicura e protetta al mondo) e l’identità degli attentatori, mi viene da pensare che quell’attentato non sia solo frutto di Al qaeda.
Cosa ci potrebbere essere di più “strano” della morte di circa 3000 persone avvenuta con lo schianto di due aerei di linea su due grattacieli, con lo schianto di un altro jumbo sul pentagono e della caduta per dirottamento del quarto veivolo di linea???
Vorrei far notare che la “versione ufficiale” potrebbe essere volutamente contradditoria, non congrua e lacunosa, allo specifico scopo di alimentare strane teorie complottistiche per coprire, ad esempio, una delle più semplici verità: la grande America (con tutti i suoi apparati di sicurezza che ogni giorno vediamo in maniera del tutto distorta e fantastica nei films e telefilms creandocene un modello a dir poco “invincibile”) in realtà non era in grado di prevedere e di affrontare un simile attacco. In poche parole il Tom Cruise di “Mission Impossible” ha dormito in piedi e sono morte 3000 persone.
Ed in conseguenza di ciò potrebbe entrare in gioco una questione di “immagine” che gli Stati Uniti non hanno voluto compromettere creando la “versione” del mistero.
Riguardo al Pentagono si è detto di tutto e di più; sembra proprio che la mancanza delle immagini di quello specifico evento, al contrario dell’abbondanza dei filmati delle due torri, non faccia altro che alimentare un’unica verità che ormai è la più prevalente. E in molti sembrano non voler considerare il fatto che il Pentagono – il simbolo del potere americano e cioè quello militare – essendo in realtà un mega Ministero della Guerra, per ragioni di sicurezza, non può essere ripreso, fotografato e rappresentato sulle carte geografiche. Infine, se anche una semplice ristrutturazione viene presa come una “strana coincidenza” si rischia davvero di cadere nel ridicolo.
L’unica arma che abbiamo a nostra disposizione contro “la mancanza di verità” è quella di diffidare anche di coloro i quali, specie giornalisti, ce ne prospettano una parimenti piena di contraddizioni, lacune, omissioni e giudizi arbitrari che in molti casi non siamo in grado di verificare.
Saluti, Andrea
Rispetto la tua opinione, ma non la condivido. Vorrei tanto riuscirci ma non riesco proprio a credere a quella versione che per alcuni aspetti è comica!!
“…quella versione che per alcuni aspetti è comica!!”
Lo è senz’altro; ciononostante la si può leggere da un’altra angolazione – senza per questo condividerla – e soprattutto tutte le altre si basano su di essa.
Quindi se tutte le altre versioni provengono dalla originaria potrebbe essere che chi ha voluto alimentare la propria lo abbia fatto, molto spesso, “stiracchiando” la prima.
Non avendo elementi di conoscenza diretti, sui fatti e sui “meccanismi” innescati dall’intera vicenda, in teoria non si può accusare o assolvere alcuno; di certo c’è che chi aveva delle responsabilità (Capo della Cia e altri vertici dell’Intelligence americana) sono stati mandati a casa. Fosse capitato nel nostro paese ce li troveremmo ancora lì ben aggrappati alle loro poltrone come è accaduto per Nassirya.
Come ho detto in un altro commento, io non sto incolpando nessuno, ma sto sostenendo senza se e senza ma, che quella versione è infondata e le cose non sono andate come ci hanno spiegato.
Già il solo fatto che si possa pensare che dietro quegli attacchi ci sia lo stesso governo americano è una cosa terribile, se poi effettivamente fosse così sarebbe uno dei più diabolici e perversi disegni che la mente umana abbia mai concepito. Non ho affrontato volutamente questo aspetto perchè altrimenti si poteva scrivere di tutto e di più. In quel giorno, delle “stranezze” ci furono ma non so quanto siano credibili tutte quelle teorie nate intorno all’ 11 settembre. Probabilmente (e lo dico con rammarico enorme) non sapremo mai con certezza tutto quello che avvenne e perchè.
Di video strani e di teorie sul complotto ne girano fin troppe,e anche se si è scettici su tali teorie sono pur sempre più chiarificatrici rispetto all’assurda incapacità dello stato americano di difendere le sue ‘zone calde’,su tutte il pentagono,area militarmente al top dell’avanguardia,o almeno così si pensava che fosse.Non mi convince il fatto che proprio l’aereo che avrebbe dovuto distruggere la casa bianca abbia smarrito la ‘dirotta’ andandosi a perdere nella boscaglia,a causa dei passeggeri dell’aereo che ‘si sarebbero ribellati ai dirottatori’ (??!).
Bisogna fare attenzione a quello che dicono i sostenitori del complotto,ma allo stesso modo farei molta attenzione e valuterei accuratamente anche quello che dicono i media ufficiali(telegiornali,quotidiani,Emilio Fede).
Consiglio a tutti la visione del film ‘sesso e potere’.Perchè è una pellicola che apre gli occhi e fa capire che non tutto è vero e che bisogna selezionare i fatti e le notizie che vengono riportate.
Come ho scritto su un altro blog di guerre ce ne saranno altre perchè la sete di potere e denaro non si smorza mai.Ma oggi le guerre si fanno così,con gli attentati,e non sempre gli attentatori vengono da fuori.Spesso ce li abbiamo in casa:con quali armi Gheddafi riesce a difendersi dai bombardamenti nato?Chi gliele ha procurate?
E’ un gioco pieno di intrighi e sfaccettature alle quali noi appassionati di telegiornali siamo tagliati fuori,non dobbiamo saperne troppo.Questo è ‘il LORO’ interesse.
Concordo pienamente: non verrà mai fatta luce su quei tragici avvenimenti. La verità riguardo questioni come queste non appartiene certamente a noi poveri comuni mortali. Noi non possiamo far altro che supporre, su basi decisamente incerte.
Riguardo l’11 settembre sono estate elaborate le tesi più disparate. Personalmente non riesco minimamente a immaginare che potrebbero essere “la causa del loro male”, è un pensiero assurdo.
Indubbiamente noi “popolo” non sapremo mai qual’è la verità, come non la sapranno mai i genitori, le mogli, gli amici delle vittime dell’undici settembre. Di teorie ne girano troppe e questo è giustissimo, però è evidente ed è sotto gli occhi di tutti che la realtà non è cosi semplice come ci hanno fatto credere loro, significherebbe credere alla Befana e a Babbo Natale.
Ovviamente non intendo dire che è certa l’ipotesi che l 11 settembre è opera del America stessa, ma credo al 1000% che le versioni ufficiali del governo sono a dir poco fantasiose.
Ci vuole un fegato d’acciaio anche solo per trarne le conclusioni:
se sono vere le teorie del complotto significherebbe che lo stato americano,o comunque i potenti dell’occidente hanno volutamente ‘sacrificato’ la vita di tutte quelle persone(ed anche di un’ala del pentagono) pur di motivare e far accettare con fermezza ai restanti sopravvissuti l’impellente guerra in Afganistan.Per trarne i dovuti vantaggi sulla questione petrolifera ovviamente.
Non dico che sia questa la realtà di come stanno le cose,ma io,forse soggetto ad un attacco di schizofrenia ,ne sono convinto.
Befana e Babbo Natale…giustissimo.Esempio molto calzante:
crediamo che siano degli estranei ed invece non sono altro che Mamma e Papà.
Coloro che abbiamo in casa e che fin da piccoli ci fanno credere quello che vogliono,finchè non diventiamo adulti e smascheriamo le loro bugie.
Però che vuoi farci?Sono pur sempre mamma e papà!
Ammetto di essere stato influenzato da certi cattivi maestri…su tutti Gore Vidal (che non è il centrocampista della Juve), Huntington, Noam Chomsky e, nello specifico, Thierry Meyssan di cui lessi all’epoca L’incredibile menzogna – Nessun aereo è caduto sul Pentagono.
Tuttavia, qualche anno fa (2009) ho avuto la fortuna di visitare gli USA e, in particolare, Washington D.C. Non lo so….tutta sta sicurazza, tutti sti “forbidden take pictures” vicino alla parete nord (credo) del Pentagono…poi, basta andare al cimitero Arlington, praticamente a poche centinaia di metri e con una comunissima macchinetta fotografica è possibile fotografare e zoomare quanto vuoi sull’edificio. Cosa che io non ho fatto…non avevo neanche la macchinetta. Vi dico che qualche dubbio mi è rimasto. Oggettivamente a me è sembrato che la parte su cui è precipitato l’aereo sia un pò…come dire…poco estesa rispetto alla devastazione che presumo possa cagionare un boing su una struttura simile. Per carità, non sono un tecnico…però ripeto, recandomi sul posto ho avuto questa sensazione.
Temo purtroppo che la versione ufficiale sia solo la punta di un iceberg veramente molto ma molto…grande. Se è vero che l’iceberg emerge per il 10% circa…
il foro sulla parete è di circa 6 m.. un boing ha un’apertura alare di circa 40 m, e un altezza di 13 alla coda. Addirittura si vedono in alcune foto a pochi metri dal presunto impatto, finestre intatte. Ora ognuno puo credere quello che vuole, ma la logica e la ragione mi portano a credere altro.
Chi lo dice che il foro sulla parete era di 6 metri? Chi lo ha misurato e come lo hanno misurato? Di che tipo di boeing parli?
I dubbi che mi lasciano tutte queste teorie sono quantitativamente simili ai dubbi che mi da la versione ufficiale.
Lo dice la Versione ufficiale degli Stati Uniti, chi e come lo ha misurato ovviamente non so dirtelo. Le misure del boeing sono quelle del 757, che avrebbe dovuto colpire il pentagono. Io ti ripeto, non credo nella veridicità di una di queste ipotesi, ma sostengo che le cose non sono andate come ci hanno voluto far credere.
Se il danno sulla parete del pentagono ha dimensioni pari a 6 metri allora potrebbe essere stata una carrozzella che,in discesa libera e senza più freni,è andata ad impattare sulla struttura mettendo fine alla sua corsa transatlantica.
Questa teoria sarebbe stata molto più credibile.Anche perchè di piloti di carrozzelle tanto temerari da fare un numero del genere ce ne sono eccome…
http://www.youtube.com/watch?v=e4VXNmqT1PQ
guardate questo e poi ne riparliamo…!
Io sinceramente dopo che ho guardato questo video ho molte perplessità sulla teoria del missile e sul ruolo dei media. Mi sembra abbastanza improbabile.
Imbarazzante…di video che dimostrerebbero che fu tutta una messinscena cinematografica ce ne sono diversi.In uno di essi si fa notare come,in una ripresa di un’emittente televisiva,lo sfondo delle due torri cambia di colore e di forma.Addirittura viene evidenziato come il pilastro di un ponte alle spalle delle torri si muove da destra verso sinistra.Questo durante una ripresa con telecamera fissa!
Si fa fatica e crederci,eppure restare convinti che non si tratti di una macchinazione sarebbe come dire che 1+1 NON fa 2.
http://www.primadanoi.it/news/9206/L%E2%80%99ex-giudice-Imposimato-denuncia-la-Cia-%C2%ABsapeva-dell%E2%80%9911-settembre%C2%BB.html
http://www.libera.tv/videos/1873/imposimato-%80%9C11-settembre-sinora-nessuna-verit%26Atilde%3B-noi-ci-proviamo%80%9D