“Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare”
Seneca (da Lettere a Lucilio)
Immaginate una zattera che, nel buio della notte, a fatica si muove nell’ Oceano circondata da squali e piranha, ecco, noi tutti siamo su quella piccola e arrangiata barca, che un tempo era una grossa nave ammiraglia, mentre ora vaga senza una meta. Quella barca è l’Italia e giorno dopo giorno è sempre più evidente che al timone praticamente non ci sia più nessuno.
Molti esperti dicono che la crisi economica che stiamo vivendo sia addirittura peggiore di quella del 1929 poichè, allora il sistema monetario basato sull’oro restò in piedi, mentre adesso con la globalizzazione e il mercato libero, la crisi può arrivare a toccare tutta l’intera struttura industriale, economica e monetaria dell’intero Occidente. In questo quadro molto preoccupante, dove non c’è un secondo da perdere, il nostro governo si è permesso il lusso di scrivere e riscrivere per ben 5 volte la manovra che avrebbe dovuto “salvare” il paese e ridare fiducia all’Italia agli occhi degli investitori. Dilettantismo allo stato puro, calcolando che la stesura definitiva è avvenuta solo grazie ai richiami molto forti del presidente Napolitano e a quello della Bce, che per la zattera rappresenta la luce di un faro che a volte non viene seguita, a volte arriva troppo debolmente, ma indica certamente l’unica direzione possibile per uscire da questa bufera: crescita e rigore. E’ chiaro che non siamo più autosufficienti nelle nostre scelte, dipendiamo dalla Bce. Sono bastate,infatti, le dimissione di Jurgen Stark, rappresentante tedesco nella banca, per far sprofondare Piazza Affari e far impennare ancora di piu lo “spread” con i titoli di stato teutonici. Cosa manca alla nostra manovra? Le misure per la crescita. Il rigore senza la crescita rischia paradossalmente di peggiorare ancora di più la situazione economica.
Ora in questa situazione di caos e timore, tutti ci aspetteremo un presidente del Consiglio, indaffaratissimo e preoccupato solamente di dare un futuro al Paese che guida. Troppo bello per essere vero. Il pensiero primario sono sempre loro, i guidici pseudo-comunisti che non lo fanno governare. Non voglio, almeno in questo articolo, dilungarmi nel merito sulle inchieste più o meno gravi del nostro Premier, voglio analizzare però un altro aspetto di questa assurda situazione: l’aspetto culturale. I danni politici seppur molto gravi possono essere anche recuperati, certo servirebbero sicuramente tanto sacrificio, molta competenza e immenso coraggio per compiere scelte anche impopolari, ma i danni culturali di questi vent’anni difficilmente saranno recuperabili. La pseudo-cultura che passa nelle tv, ha plasmato giovani con il solo interesse ad assomigliare ai personaggi dei pomeriggi di canale 5, che hanno come unico obiettivo l’apparire e non l’essere. Come si fanno a convincere le nuove generazioni che,per esempio, le decisione dei professori non si discutono, che se ti fanno una multa perchè hai parcheggiato dove c’è il divieto la devi pagare, insomma che le regole si devono rispettare. Questa è una sfida primaria per la nostra società e per la nostra civiltà, è una ” guerra” che dobbiamo vincere. Non ci sono alternative altrimenti L’Italia che nella Storia è stata conosciuta come la patria di Dante, Leonardo Da Vinci, Galieo Galieli, Giotto, Michelangelo e Verdi (solo per citarne alcuni) diventerà la patria di Tarantini, La Vitola, Sgarbi, Stracquadanio, Belpietro, Santanche,Ghedini (solo per citarne alcuni).
La citazione iniziale prometteva davvero bene! Notevole il profetico Seneca che scrive del marinaio Massimo D’Alema e più in generale del PD. Peccato, invece, per la chiusa dell’articolo con un certo antiberlusconismo che, in quanto “a danni negli ultimi 20 anni”, è forse secondo soltanto a Berlusconi stesso. A me sembra un po’ strumentale parlare del decadimento culturale di questo paese con riferimento esclusivo all’ultimo ventennio. Tale periodo nasce dall’edonismo anni ’80 (e in questo senso Berlusconi “si è fatto da solo”), ma – più in generale – è soprattutto figlio di quella ideologia del consumo come “omologazione distruttrice” di cui scriveva Pasolini in tempi lontani e non sospetti.
Relativamente ai tuoi interrogativi sulla mancanza di senso civico nelle nuove generazioni, beh, io rifletterei un momento anche sul ruolo della famiglia nella società contemporanea occidentale. Questi “personaggi dei pomeriggi di Canale 5”, citati ovunque e da chiunque, mi sembrano un po’ un alibi a buon prezzo. In fondo, nessun medico prescrive l’obbligo di guardare la televisione o di seguire acriticamente i suoi modelli.
Non ti preoccupare del Pd e dell’opposizione tutta mi occuperò nei prossimi articoli.
Non è mia intenzione fare dell’anti-berlusconismo, il mio obiettivo è un’altro: è quello di analizzare i fatti, e non è una mia opinione se nel bel mezzo di una crisi economica seria come questa, dobbiamo ancora una volta parlare di giudici, inchieste ecc. é vergognoso e ridicolo per L’italia : http://www.nytimes.com/2011/09/13/opinion/bruni-the-agony-and-the-bunga-bunga.html?_r=1&partner=rss&emc=rss.
Per quanto riguarda il senso civico delle nuove generazione, è normale che le responsabilita ricadono sulla famiglia e sulla scuola, ma lo spettacolo che danno ogni giorno le persone che guidano questo paese e che controllano l’informazione, ha un peso notevole sullo sviluppo e sulla crescita dei giovani.
Leggendo l’articolo ho l’impressione che si guardi l’orizzonte solo con un occhio. Ad esempio: è vero che l’Italia è conosciuta come la patria di Dante ma anche come la patria della mafia (di cui lei spesso scrive), certamente come la patria Leonardo Da Vinci ma anche come la patria del trasformismo e con gli esempi si potrebbe continuare a lungo.
E poi sinceramente nell’elenco dell’ultimo rigo ci starebbero bene anche molti nomi di altri schieramenti politici.
Sicuramente ci starebbero bene nomi di altri schieramenti politici, però in questo articolo volevo focalizzarmi soprattutto sulla situazione di questi giorni: ovvero l’incapacità del governo di riuscire a fare una manovra economica che possa risollevare le sorti dell’Italia.
La locuzione che ho usato (solo per citarne alcuni) stava a significare proprio il fatto che ci sono state nella storia, soprattutto passata cose positive, ma anche molte cose o persone negative, per elencarle tutte ci servirebbe una Bibbia.
Bene, allora in futuro mi aspetto di leggere anche articoli di critica verso altre direzioni. Credo che gli spunti non mancano.
Comunque complimenti per il sito e per i numerosi articoli interessanti in esso presenti.
Le consiglio di leggere https://www.lindifferenziato.com/2011/07/19/questione-morale/ che rappresenta un articolo di critica verso tutta la classe politica con particolari riferimenti al Pd.
Ho ascoltato il suo consiglio e letto l’articolo. La mia opinione però non cambia. Si potrebbe scrivere molto di più di quelle poche righe dedicate al Pd e ai suoi illustri esponenti.
kryptonite secondo me sei stato molto puntuale e preciso nel puntare il dito e nell’analizzare i fatti piu’ recenti…secondo me l’unica soluzione per un rilancio italiano e’ che Berlusconi si costituisse e una volta per tutte esce di scena…da uno schiaffo morale a chi l’ha criticato per tutti questi anni e a chi lo ha difeso sporcamente e nella maniera piu’ viscida che ci sia…l’opposizione non saprebbe piu’ che fare…visto che sembra essere rinchiusa in un labirinto dove non puo’ far altro che urlare Dimettiti! Venduto!…pero’ adavedecomemagna!! Il nostro governo dovrebbe essere governato da un soggetto del calibro di Draghi…come fece Ciampi in tempi passati. Per quanto riguarda la cultura credo che Kryptonite volesse intendere il fatto, che se bisogna fare una rivoluzione, si puo’ “armare” un “Friariegl”?quando quest’ultimo ha gia’ in mano telecomando e cera per i capelli??…ps: se un genitore di “medio” intende vestirsi e atteggiarsi come un adolescente che colpa ne abbiamo noi se il figlio poi vuol diventare come il nonno?ecco il problema dell’involuzione…siamo troppo lenti nei confronti di cio’ che ci circonda!
mi dispiace avere omesso la punteggiatura…ma quando leggo ste cose, mi faccio prendere la mano e non ci capisco piu’ niente!ancora bravo a Krypto!
Berlusconi se fosse davvero un uomo con le palle avrebbe dovuto farsi processare e dimostrare a tutti che è pulito(ammesso che lo sia,questo è un altro discorso).E’ vero che ha il diritto di andare avanti fino al termine del mandato perchè gli italiani hanno deciso di dargli la poltrona,però smarcandosi dalla giustizia con mezzi propri ed impropri non dà certo un bell’esempio di trasparenza.E visto che il suo è un impero fatto di tv,calcio,giornali e non so che altro,ha ben poco da continuare ad intascare restando al governo.Quindi che dia questo schiaffo morale a tutti,anche se ormai sarebbe in netto ritardo.
Per quanto riguarda i nuovi miti dello schermo televisivo c’è da dire che è un mondo di bassissimo valore,ma ognuno può decidere di spegnere la tv o di cambiare canale,basta essere un minimo intelligenti.Forse il problema della società di oggi è proprio quello.Manca l’intelletto e il saper scegliere.
Piccola parentesi:l’abito non fa il monaco,però vedo i giovanissimi di oggi che se non escono di casa con le mutande fuori dai calzoni e la faccia piena di ferramenta non si sentono apposto.Quello sarà il futuro,e io non mi ci vorrei mai affidare.
Mio padre me ne avrebbe date prima di farmi uscire di casa conciato in quel modo,e io,cosa non secondaria,avrei capito.
Non temete, Berlusconi nè si farà processare di sua spontanea volontà, nè si costituirà. Del resto non lo ha fatto finora, perchè dovrebbe farlo proprio adesso? Non può farlo per diversi motivi, uno è questo:
“Berlusconi è un interessante caso di psicopatologia. Un narcisista estremo, che sostituisce la realtà con una propria visione. Ha modalità che noi riscontriamo spesso nell’ esperienza clinica: per esempio, la negazione. Lui nega tutto quello che è evidente. Alla negazione è collegata la menzogna. La bugia costituisce la regola relazionale e alla base c’è un processo che noi chiamiamo ‘di identificazione proiettiva’ e che consiste in un’ operazione della mente per cui parti proprie generalmente sgradevoli, negative, vengono proiettate, cioè messe nell’altro. Allora l’altro diventa il ricettacolo delle parti peggiori di sé. Questo è evidente quando Berlusconi attribuisce agli avversari i propri difetti, in primo luogo la menzogna. In secondo luogo, si potrebbe aggiungere, le tentazioni autoritarie. Berlusconi ha proiettato per quindici anni in una sinistra “comunista” e “liberticida” che esisteva soltanto nella sua mente le proprie pulsioni autoritarie, la volontà non di prevalere sull’avversario, nel libero gioco democratico, ma di distruggere il nemico con qualsiasi mezzo. Quando il centrosinistra al governo è stato semmai fin troppo tenero con l’avversario, evitando con cura di varare una legge sul conflitto di interessi e una riforma televisiva liberale. Ma dove il meccanismo di proiezione raggiunge il picco è riguardo al sentimento forse più forte provato nella vita da Berlusconi: l’invidia.
È ricchissimo, celebre, osannato, ma incarna tutte le invidie tipiche del borghese piccolo piccolo.
È invidioso di molti: di chi è più bello, più alto, più colto, di chi ha più capelli e di chi non ha bisogno di potere o danaro per conquistare una donna. Era invidiosissimo di Indro Montanelli, che mi confessò, con un certo pudore, di averlo capito troppo tardi. Ha sempre invidiato personalità affascinanti come Carlo Caracciolo ed Eugenio Scalfari, per non parlare di Gianni Agnelli.
Vive un complesso di inferiorità spaventoso, compensato con deliri da megalomane”. Mauro Mancia (psicanalista didatta della Spi e neurofisiologo all’Università Statale di Milano).
Vedere anche: http://ilnichilista.wordpress.com/2009/11/02/berlusconi-e-il-narcisismo-patologico/
E ancora: “Silvio Berlusconi è un personaggio dall’egocentrismo smisurato. Finché ciò lo ha riguardato come imprenditore è andata bene. Il problema nasce con l’acquisizione del potere politico. E quando un normale narcisismo viene fortemente alimentato e si coniuga con il troppo potere il risultato è una patologia, un vero e proprio disturbo della personalità. “Io” al centro di tutto… Lui ha un’immagine di sé grandiosa, direi inutilmente e dannosamente grandiosa come succede spesso a chi, intorno, ha persone che gli dicono solo “sì”… Se pensiamo alla questione delle feste e delle squillo lui è rimasto assolutamente imperturbabile alle critiche. Proprio perchè lui è convinto di poter fare qualsiasi cosa in modo indisturbato e le persone che ha intorno lo assecondano. E la condizione indispensabile perché un disturbo della personalità non si espanda è legata inevitabilmente alla presenza dei contrappesi rappresentati dalla magistratura (la legalità) e dalla informazione (libertà di stampa). Studiando Hitler ad esempio è facile ricordare che la sua prima azione fu contro i magistrati. La stessa cosa vale per Mussolini. L’equilibrio dei poteri è in questo contesto indispensabile. Se una democrazia è sufficientemente forte questo disegno non riesce e a un certo punto la persona cade. Se invece cadono i contrappesi si va verso un disastro. La dittatura. Con le folle a seguire il personaggio carismatico di turno. Quindi la difesa della normalità di Berlusconi sta nella tenuta della democrazia”. (Luigi Cancrini psichiatra e psicoterapeuta di formazione psicoanalitica e sistemica, ha fondato negli anni Settanta una fra le più importanti scuole di psicoterapia del nostro paese).
Questi psichiatri sono tutti comunisti! 😉
L’ottimismo è il profumo della vita..
“Mi sembra che in Italia non ci sia una forte crisi. La vita in Italia è la vita di un paese benestante, i consumi non sono diminuiti, per gli aerei si riesce a fatica a prenotare un posto, i ristoranti sono pieni”.
http://video.repubblica.it/economia-e-finanza/berlusconi-italia-in-crisi-i-ristoranti-sono-pieni/79976/78366
Pensate come possono prendere queste parole le persone che hanno perso il lavoro, i ragazzi che non riescono a trovarlo e anche i piccoli impreditori che sono stati costretti a chiudere le loro fabbriche… Roma brucia e Nerone suona la lira…