Il sole normalmente è una stella molto tranquilla che non dovrebbe fare scherzi, invece quest’estate pare abbia deciso di divertirsi un pò mettendo in ansia militari, compagnie di reti elettriche e controllori di satelliti, soprattutto quelli delle telecomunicazioni. Ma cosa è successo? Negli ultimi giorni sulla superficie solare ci sono state numerose esplosioni, sarebbe più preciso chiamarle flare, in cui il materiale gassoso del sole è riuscito ad allontanarsi dal campo magnetico solare. L’effetto ottico che si è creato è stato a dir poco stupefacente…
Le grandi quantità di particelle e di gas espulsi uniti a particelle elementari cariche elettricamente e radiazioni forti formano una tempesta solare. Madre natura però ha donato alla terra due scudi molto forti, il campo magnetico terrestre e l’atmosfera, che ci difendono quasi totalmente da queste tempeste. Se la potenza di queste però è molto elevata non tutto riesce ad essere fermato ed è cosi che possono nascere dei disturbi per la terra. La tempesta solare di questi giorni è stata classificata G4 su una scala dove il massimo è G5. Tempeste di questa portata sono rare e creano problemi alle comunicazioni radio, ai Gps e ai telefonini infatti, i “meteorologi dello spazio” della Noaa americana consigliano di non usare i gps e di tornare temporaneamente alle cartine tradizionali. Le turbolenze della stella possono portare al mal funzionamento degli apparecchi che segnalano la posizione e possono creare interferenze alle telecomunicazioni radio e i cellulari, soprattutto nelle aree vicine ai poli.
La prima grande esplosione è avvenuta giovedì, il secondo shock è arrivato venerdì ed è prevista in questa settimana un’altra esplosione. Gli esperti della Noaa prevedono un’intensificazione di questa attività con un picco nel 2013. Quest’anno ci sono già state altre due forti esplosioni una in Febbraio e una in Giugno. Quella di San Valentino è stata la più forte degli ultimi anni. La più grande tempesta del Sole mai registrata, riuscì a bloccare tutti i sistemi di comunicazione a distanza pero i disagi non furono massicci solo perché la tecnologia era ancora ferma al telegrafo. Alcuni operatori del codice Morse subirono delle scosse elettriche e qualche foglio di carta prese fuoco. Se un esplosione del genere avvenisse oggi creerebbe danni e disagi estremamente più gravi, che un rapporto del 2008 del National Research Council americano stima in 2 trilioni di dollari nel mondo intero. Ancora una volta la natura ci ricorda che la sua forza puo in ogni momento distruggere la nostra delicatissima tecnologia.Non tutti i mali però vengono per nuocere, queste tempeste solari regalano al mondo intero delle aurore boreali stupende.
Il video che ho inserito riguarda le esplosioni di giugno 2011, buona visione!!!
ANSA – Come in Guerre Stellari, esiste davvero un pianeta con due soli, come Tatooine. Lo ha visto il cacciatore di pianeti della Nasa, il telescopio spaziale Kepler, e questo mondo alieno si trova solamente a 200 anni luce dalla Terra. Il risultato è annunciato su Science da un gruppo di ricerca coordinato dall’americano Laurance Doyle, del Seti Institute.
Chiamato Kepler-16b, è il primo pianeta che orbita intorno a due stelle ad essere osservato direttamente e dimostra quanto possano essere diversi i pianeti della Via Lattea.
Sebbene si sospettasse da tempo l’esistenza di pianeti che orbitano intorno a due astri, è la prima volta che uno di questi viene visto mentre transita davanti alle sue stelle. ”E’ il primo esempio, confermato senza ambiguità, di un pianeta circumbinario, cioe’ di un pianeta che orbita intorno a due stelle”, ha osservato uno degli autori, Josh Carter, del Centro per l’Astrofisica Harvard-Smithsonian. ”Ancora una volta – ha aggiunto – scopriamo che il nostro Sistema Solare è solo un esempio della varietà di sistemi planetari che la natura può creare”.
Distante 200 anni luce dalla Terra, il pianeta e’ stato scoperto monitorando la brillantezza di 155.000 stelle ed è stato sorpreso mentre transitava davanti ai suoi soli, eclissandoli parzialmente. Il sospetto che il sistema potesse ospitare il pianeta è venuto dallo studio della brillantezza delle due stelle: gli astronomi hanno notato che la luminosità di queste si indeboliva a intervalli irregolari, anche quando nessuna delle due eclissava l’altra. I ricercatori sono cosi’ andati a caccia di un terzo corpo celeste, che potesse causare il fenomeno transitando davanti a entrambe le stelle.
Il pianeta Kepler-16b è un gigante gassoso grande quanto Saturno, anche se più denso e non si pensa possa ospitare forme di vita. Questo mondo extrasolare simile al Tatooine della saga di Guerre Stellari impiega 229 giorni per orbitare intorno alle due stelle, dalle quali dista circa 100 milioni di chilometri: una distanza confrontabile a quella che separa Venere e il Sole. Le stelle del sistema che ospita il pianeta appartengono a un sistema binario e sono entrambe più piccole e fredde del Sole, con una massa, rispettivamente, pari al 20% e al 69% della massa della nostra stella. Per questa ragione la superficie del pianeta dovrebbe essere molto fredda, si calcola sia compresa fra -73 e -100 gradi. Secondo i ricercatori il pianeta si sarebbe formato nello stesso disco di polveri e gas dal quale sono nate le due stelle.