Tour De France. L’arrivo del primo giorno di riposo.
Finalmente è il tempo del primo giorno di riposo al Tour De France. Una prima settimana di gara caratterizzata soprattutto dalle cadute, dai conseguenti ritiri di alcuni degli uomini di classifica, fino agli incidenti più bizzarri.
Dalla partenza del Passage De Gois, molti favoriti che aspiravano ad indossare la maglia gialla a Parigi, hanno dovuto abdicare. Tra questi spiccano i nomi di Wiggins, Vinokourov, Horner, Van Den Broeck e Brajikovic.
Queste prime nove tappe corse a tutta, oltre il limite, hanno ancora una volta dimostrato il valore indiscusso della “grande boucle”. Fortunamente per i 180 rimasti in gruppo è arrivato il giorno di riposo, che per molti sarà l’occasione di poter riposare e per alcuni di poter recuperare dalle ferite rimediate sull’asfalto francese.
Finora tre corridori si sono alternati in testa, Gilbert dopo la prima tappa, il campione mondiale Hushovd (per sette giorni) e il corridore di casa Voeckler, leadership conquistata nella surreale tappa di ieri con arrivo a S.Flour.
Le grandi salite che decideranno la corsa transalpina avranno inizio giovedì, dove la carovana arriverà sui Pirenei. Qui scopriremo chi potrà ambire alla maglia gialla e chi dovrà ancora rimandare l’agognata vittoria.
Al momento i più accreditati per la vittoria finale sembrano essere l’australiano Evans e il più giovane dei fratelli Schleck, Andy, supportato da un’ottima squadra creata attorno a sé, il Team Leopard, e che finora pare essersi nascosto abbastanza bene. Il vincitore della passata edizione, lo spagnolo Contador, al momento attardato, non sembra avere la stessa determinazione e quella marcia in più che ha dimostrato di possedere al Giro D’Italia. Sicuramente le vicende della presunta positività al clenbuterolo nel Tour 2010 e i fischi ricevuti alla presentazione di questa edizione, hanno inciso molto sulle prestazioni del campione madrileno. E gli italiani? Finora scarsi risultati per la nostra truppa, dove spicca il secondo posto di Petacchi nella tappa di Châteauroux. In classifica generale Basso, bravissimo fin qui ad evitare le cadute, è undicesimo, mentre Cunego è dodicesimo. Al momento il dubbio sul veronese rimane, non sarà troppo controproducente voler aspirare ancora alla classifica generale sacrificando i traguardi parziali?